A24 ha appena rilasciato la prima immagine di The Smashing Machine, film che segna l’esordio alla regia da solista di Benny Safdie e che vede protagonista un irriconoscibile The Rock.
L’ex star della WWE assumerà il ruolo del campione UFC Mark Kerr, che ha notoriamente lottato contro la dipendenza dagli antidolorifici, nel film e, sebbene non sia previsto che venga rilasciato prima del prossimo anno, una prima immagine ci mostra la sua incredibile trasformazione. Nell’immagine lo possiamo vedere in un ambiente familiare, seduto in un ring, con l’aria stanca mentre altri due uomini gli parlano.
Secondo l’annuncio iniziale di A24, il film, sicuramente il più drammatico della carriera di The Rock, segue il picco della carriera di Kerr durante “l’era senza esclusione di colpi dell’UFC” nel 2000. Kerr è stato due volte campione dei pesi massimi. Il lottatore è stato in precedenza oggetto del documentario del 2002, anch’esso intitolato The Smashing Machine, che descriveva in dettaglio la sua carriera nelle MMA duante la quale ha combattuto in Vale Tudo, UFC e PRIDE.
The Rock ha detto a Variety che la pandemia di COVID-19 inizialmente ha minacciato di far accantonare The Smashing Machine. Eppure, sia lui che il regista Safdie e erano determinati a catturare la storia di Kerr sullo schermo, soprattutto dopo che Emily Blunt si è unita al cast. Questo sarà inoltre il primo film indipendente della carriera dell’ex star WWE
Voglio essere chiaro nel dire che questo non è abbandono dei grandi blockbuster, Adoro realizzarli e c’è un valore e un’importanza enormi in [loro] – ha detto The Rock. Ma c’è un tempo e un luogo per loro. Sono a questo punto della mia carriera in cui voglio di più. E non intendo dire che voglio più botteghini. Voglio dire, voglio più umanità. Ed è per questo che Benny Safdie è per me il partner perfetto, collaborativo e affamato. Benny vuole creare, e continua a spingersi oltre i limiti quando si tratta di storie crude e reali, personaggi autentici e a volte scomodi e accattivanti.
Sono a un punto della mia carriera in cui voglio spingermi oltre in modi in cui non mi ero spinto in passato. Sono a un punto della mia carriera in cui voglio realizzare film che contano, che esplorino l’umanità e esplorino la lotta [e] il dolore.