La notizia della morte di Matthew Perry, avvenuta lo scorso ottobre, ha devastato i fan di Friends e in generale tutti gli amanti di cinema e televisione. Tuttavia a distanza di molto tempo, ancora non è ben chiara la dinamica della tragedia.
Due mesi dopo la morte infatti, l’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles ha stabilito che Matthew Perry era morto per “effetti acuti della ketamina”, aggiungendo che la modalità della morte era accidentale. L’autopsia aveva elencato “l’annegamento, la malattia coronarica e l’oppioide buprenorfina” come fattori che hanno contribuito alla sua morte.
Ora, il Dipartimento di Polizia di Los Angeles (LAPD) e la Drug Enforcement Adminstration (DEA) hanno confermato che è in corso un’indagine penale congiunta per esaminare come Matthew Perry abbia ottenuto i farmaci trovati nel suo organismo. Secondo The Guardian, Perry era sottoposto a terapia con infusione di ketamina per curare ansia e depressione, mali di cui l’attore ha parlato nel suo libro di memorie del 2022, Friends, Lovers and The Big Terrible Thing.
Tuttavia, l’ultima infusione certificata è avvenuta una settimana e mezza prima della sua morte, il che significa che i farmaci nel suo organismo non erano correlati a un’infusione prescritta. Inoltre il contenuto dell’infusione sarebbe rimasto nel suo sistema per tre o quattro ore, secondo The Hollywood Reporter. In una dichiarazione fornita alla stampa, la polizia di Los Angeles ha affermato:
Sulla base dei risultati del medico legale, il dipartimento di polizia di Los Angeles (LAPD), con l’assistenza della Drug Enforcement Administration (DEA) e del servizio di ispezione postale degli Stati Uniti, ha continuato la sua indagini sulle circostanze della morte del signor Perry.
Non è ancora chiaro a che punto siano le indagini, come riportato da TMZ. In relazione all’indagine non sono ancora stati effettuati arresti.