Il Doomsday Clock misura quanto vicino è il mondo alla distruzione totale, che viene simboleggiata dalla mezzanotte. Al momento, siamo a novanta secondi dalla mezzanotte
Si chiama Doomsday Clock, o orologio dell’apocalisse (letteralmente: del giorno del giudizio), ma non è un marchingegno o un dispositivo vero e proprio. Non un orologio reale, cioè, ma più una scultura simbolica le cui lancette vengono spostate, avvicinandosi alla mezzanotte, a seconda di quanto grande è il rischio di una… fine del mondo.
L’orologio è stato ideato negli anni ’40 dal Bulletin of the Atomic Scientists, il gruppo che ne muove le lancette a seconda di quanto alta è percepita la possibilità di un conflitto a livello mondiale (un conflitto atomico, si intende) o di una più generica apocalisse ma sempre di origine umana.
L’idea non è sorta per mettere ansia e angoscia, ma al contrario per rendere sensibili il grande pubblico e le masse circa i rischi della nuova era atomica, rappresentati dagli immensi arsenali nucleari in possesso di Stati Uniti, Russia e diversi altri paesi. Un argomento molto attuale, come ben sappiamo.
Il Doomsday Clock “sorveglia” (con l’ausilio del Bulletin e dei collaboratori, tra i quali 13 Premi Nobel) quel che accade nel mondo già fin dal 1947, quando venne settato per la prima volta a sette minuti dalla mezzanotte. Da allora la lancetta dei minuti (che non può tornare più indietro di mezzanotte meno un quarto) è stata spostata molte volte, e non sempre in avanti.
Nel 1995, per esempio, era a mezzanotte meno quattordici minuti. Dal 1998 tuttavia è sempre stata oltre i dieci minuti a mezzanotte, arrivando a 100 secondi (cioè 1 minuto e 40) nel 2020 per ovvi motivi, e infine a 90 secondi nel 2023 per via delle altissime tensioni tra NATO e Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.
Detto questo: che cosa succede alla tanto temuta mezzanotte? Niente, o meglio: l’orologio è una metafora per lo stato e le condizioni del mondo, ma di per sé non può fare nulla se non indicare “il tempo”. I parametri in base ai quali la lancetta viene spostata, però, tengono conto delle condizioni geopolitiche e climatiche o sanitarie nella stabilità del mondo. Ci basta sapere questo: se mai la lancetta del Doomsday Clock arrivasse a mezzanotte ci troveremmo tutti noi, noi otto miliardi, in guai molto molto seri.