Baby Reindeer finisce in Parlamento, ecco i dettagli

John Nicolson, deputato del Parlemtno Britannico, ha chiesto a Netflix di fare luce sul caso Baby Reindeer

Baby Reindeer
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Baby Reindeer continua a farl parlare di sè

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Su Netflix trovate Baby Reindeer, miniserie che racconta un assurda storia di stalking vissuta dal protagonista Donny e ispirata alla vera esperienza vissuta dal creatore e attore principale Richard Gadd a causa di una donna che nella serie è chiamata Martha (qui la nostra spiegazione del finale). Si tratta chiaramente di nomi fittizi, sebbene dopo poco tempo l’identità della donna è venuta alla luce, trattandosi di Fiona Harvey.

Quest’ultima ha rilasciato un’intervista a Piers Morgan dove ha negato di essere mai stata in prigione, come appare nella serie, e ora è pronta a fare causa a Netflix. Il caso è diventato così imponente dal punto di vista mediatico, tanto da finire addirittura nel parlamento britannico.

John Nicolson infatti, deputato del Partito nazionale scozzese che fa parte dell’influente comitato per la cultura, i media e lo sport del parlamento britannico, ha affermato che Netflix ha il dovere di sostenere le affermazioni fatte nella serie di Richard Gadd dopo che Martha è stata identificata come Fiona Harvey.

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In una lettera vista da Deadline, Nicolson ha chiesto a Benjamin King, direttore senior delle politiche pubbliche di Netflix nel Regno Unito, di fornire prove della fedina penale di Harvey dopo aver detto al comitato che Baby Reindeer era una “storia vera dell’orribile abuso” subito da Gadd per mano di uno stalker condannato.

Finora i giornalisti non sono stati in grado di trovare una traccia della condanna a cui avete fatto riferimento – scrive Nicolson. Potreste fornirmi le prove di questa grave affermazione che avete fatto al comitato ristretto?

La presunta condanna per stalking è al centro delle domande che Netflix deve affrontare. In Baby Reindeer, Martha (interpretata da Jessica Gunning) viene ritratta mentre si dichiara colpevole di stalking e viene condannata al carcere. Da quando è stata identificata, la Harvey ha negato le accuse e un avvocato che agisce per suo conto ha affermato che non ci sono prove che avesse precedenti penali per stalking.

Chris Daw KC, un avvocato che lavora con la Harvey per avviare una causa, ha dichiarato a Deadline:

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Dipingere qualcuno come un criminale condannato che ha trascorso del tempo in prigione, quando ciò non è vero, è un chiaro caso di diffamazione, poiché è destinato a causare un grave danno alla reputazione di quella persona.

Daw sta mettendo insieme un team di avvocati nel Regno Unito e negli Stati Uniti per perseguire Netflix, il produttore Clerkenwell Films e  il creatore di Baby Reindeer Gadd, ma deve ancora essere formalmente incaricato da Harvey.

Netflix non ha ancora risposto alle richieste relative a Baby Reindeer. Durante l’udienza della commissione della scorsa settimana, King ha affermato che Netflix ha preso “ogni ragionevole precauzione” per proteggere le identità. Tuttavia, fonti autorevoli dell’industria televisiva britannica hanno attaccato fortemente questa affermazione. Un ex dirigente di alto rango della BBC, che ha esperienza nelle procedure di conformità su drammi basati su fatti reali, ha affermato che Netflix avrebbe dovuto modificare i dettagli, tra cui la professione di Martha e la sua nazionalità.