Shogun tornerà!
Shogun (qui la nostra recensione), serie tv adattamento del romanzo di James Clavell, è stato uno dei prodotti più apprezzati dell’ultimo periodo. Per questo motivo i fan di tutto il mondo erano in fremente attesa di sapere se avrebbero potuto assistere ad una nuova stagione. Ebbene, la risposta è si. Come infatti riporato da Deadline, Hiroyuki Sanada, star e produttore dello show di FX, ha concluso un accordo per tornare nei panni di Lord Yoshii Toranaga.
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Dopo sei anni di lavorazione in più continenti, Shogun, scritta da Justin Marks e Rachel Kondo, è la serie più costosa di FX fino ad oggi. Prima della premiere della serie, il presidente di FX John Landgraf ha detto che sperava che andasse bene in modo che lui e il suo team potessero fare più riprese con serie di grande portata e ad alto budget come quella.
Dopo ottime recensioni e ottime prestazioni, Shogun ha accumulato 9 milioni di visualizzazioni a livello globale su Hulu, Disney+ e Star+ nei suoi primi sei giorni, diventando la serie di intrattenimento generale n. 1 della società a livello internazionale oltre che la première FX n. 1 sulle piattaforme di streaming Disney.
In Shogun è stata molto apprezzata l’attenzione messa all’attinenza alla vera ambientazione Giapponese. Tuttavia un singolo particolare non è stato realizzato in modo coerente. Il supervisore degli effetti visivi della seire, Michael Cliett ha infatti spiegato a ScreenRant la problematica relativa alle scarpe indossate dagli attori.
Abbiamo fatto nove mesi di preparazione prima di girare la nostra prima ripresa. In quel periodo, oltre allo scouting, abbiamo svolto instancabili quantità di ricerche. Abbiamo coinvolto storici, consulenti e molti esperti nelle loro varie aree. Tutto, da come qualcuno cammina a come posiziona la spada, ogni tipo di gesto aveva un significato dietro. E questo si è riflesso negli effetti visivi, come abbiamo fatto con molte folle digitali, controfigure ed eserciti digitali. Dovevamo davvero studiare come avrebbero camminato gli eserciti e quale sarebbe stata la composizione degli eserciti dati.
Avevamo una bibbia di ricerca di 900 pagine che conteneva ogni piccolo dettaglio che avremmo potuto immaginare. Volevamo che gli storici in Giappone, le persone esperte in materia, guardassero la cosa e dicessero: “Hanno fatto bene”. Altri show ci hanno provato e spesso non ci riescono.
Certe cose non potevamo fare. Tecnicamente, nel Giappone del 1600 nessuno indossava scarpe, ma non potevamo lasciare che i nostri attori e le nostre comparse andassero in giro a piedi nudi. Dovevamo mettere le scarpe a tutti, ma di solito allora non ce n’erano molte in termini di scarpe.
Che ne pensate?
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