Fiona Harvey, la ‘vera’ Martha di Baby Reindeer, minaccia azioni legali
Su Netflix trovate Baby Reindeer, miniserie che racconta un assurda storia di stalking vissuta dal protagonista Donny e ispirata alla vera esperienza vissuta dal creatore e attore principale Richard Gadd a causa di una donna che nella serie è chiamata Martha (qui la nostra spiegazione del finale). Si tratta chiaramente di nomi fittizi e la vera identità dei protagonisti dello show non è stata rivelata.Â
Tuttavia la donna che ha ispirato lo show, Fiona Harvey, è venuta allo scoperto prima rilasciando un’intervista a Piers Morgan (qui per vederla) e poi parlando con Daily Record UK dove ha negato tutto quello che è emerso nello show.
Non sono stata in prigione – ha detto Fiona Harvey. Non so dove siano usciti fuori i quattro anni e mezzo e nove mesi. Non è successo niente. Sono un sacco di sciocchezze.
Gadd e Netflix hanno descritto questa storia come una storia vera e ora un ometto nella Carolina del Nord che mi ha minacciato di morte crede che sia una storia vera. Ma penso che devi essere davvero stupido per credere che sia vero.
La Harvey ha anche rilasciato una dichiarazione su ciò che si aspetta da Gadd e Netflix, spiegando anche di essere pronta a presentarsi come avvocato nel caso:Â
Gadd deve dimostrare che sono andata in prigione, cosa che semplicemente non è accaduta. Non sono mai stata mandata in prigione. Questo è palesemente ovvio. La polizia alla tua porta sarebbe la prima cosa, poi verresti accusato, poi dovresti subire un processo. Poi verresti multato o qualcosa del genere o andresti in prigione
Tutto questo è inventato e un’iperbole. Non ci sono ordini restrittivi, ingiunzioni o interdizioni da nessuna parte. Non esiste. Non ho avuto la polizia alla mia porta per nessuna di queste cose. Sono solo un sacco di sciocchezze. Non ho soldi ma sono un avvocato perfettamente capace quindi rappresenterò me stessa
Rory Lynch, un avvocato specializzato in cause legali per diffamazione e privacy, ritiene che la Harvey abbia ragionevoli possibilità di portare avanti un caso:Â
L’unica cosa che posso presumere è che quando Clerkenwell, Films, BBC e Netflix lo hanno esaminato con il loro team legale hanno pensato di poter contare sul fatto che si tratta di una serie tv. Non deve essere un documentario basato sui fatti – ha detto Lynch. Quindi, anche se Netflix ha detto che è una storia vera, essenzialmente è una drammatizzazione di una storia vera. Ma penso che Richard Gadd avrebbe potuto essere un po’ più attento nel cambiare molte scene per renderle più fittizie, ma anche nel nascondere l’identità della persona su cui si basava.