Nella pubblicità una pressa distrugge oggetti come un pianoforte, una chitarra, una scultura e molti altri simboli della cultura e dell’arte. Gli utenti social lo stanno attaccando come uno dei peggiori spot Apple di sempre
L’arte e la cultura del passato letteralmente “schiacciate” in questo nuovo spot per l’iPad Pro di Apple, che rimane unico prodotto visibile una volta che la pressa che vediamo in questo video ha compiuto il suo lavoro e si solleva. Ma i netizen non l’hanno presa bene, proprio per nulla.
Infatti i commenti sono oltremodo negativi, e accusano Apple di insensibilità nel mostrare uno spot dal carattere “distopico” che distrugge le forme artistiche del passato proprio in un momento nel quale artisti e creativi sono minacciati dallo strapotere della tecnologia e delle intelligenze artificiali.
“In un momento in cui artisti, musicisti e creativi sono più preoccupati che mai che le compagnie tech stiano cercando di schiacciarli in polvere per profitto, ecco Apple che fa un ‘ad’ il cui intero messaggio è: ‘Sì, è esattamente quello che stiamo facendo‘”, scrive un utente con amarezza su X.
“Per anni ho parlato di come le fortune delle compagnie tech siano costruite sulla distruzione degli artisti, e ora Apple ha un ad che celebra la cosa”, osserva un altro. “Non c’è riconoscimento di come gli artisti amino i loro strumenti del mestiere. Il messaggio sembra essere che tutto quel che è bello e analogico e che richieda pratica e concentrazione sia spazzatura senza senso, facilmente rimpiazzabile da un computer monouso“, commenta un terzo.
Moltissime altre sono le reazioni sui social di questo tenore: sembra che davvero questa sia stata per Apple una mossa falsa, quasi l’antitesi del famoso spot rivoluzionario del 1984 che ai tempi contribuì a costruire l’identità di un’azienda “alternativa” e contraria al conformismo di una società da “Grande Fratello”. Siamo giunti all’estremo opposto?