Sono passati molti mesi oramai da quanto è esploso il Caso Balocco che ha visto protagonista Chiara Ferragni e la sua azienda. Da quel momento in poi moltissimi dei collaboratori che da anni accompagnano la carriera dell’influencer hanno deciso di interrompere il lavoro insieme. L’ultima a farlo è stata l’Agenzia di comunicazione Community che era stata scelta a dicembre per risollevare l’immagine di Chiara Ferragni a seguito dei recenti scandali.
I motivi andrebbero ricercati in una divergenza di vedute e di idee da portare avanti per la gestione del difficile tema della reputazione, riporta Il Corriere della Sera.
Molti dei consigli dati dall’agenzia non sarebbero stati accolti e, di conseguenza, seguiti – si legge sempre sulle pagina del celebre sito
Si tratta dunque dell’ennesimo colpo da incassare per Chiara Ferragni. Sebbene infatti i danni d’immagine che l‘influencer ha subito a seguito del pandoro-gate sono ancora difficili da quantificare, per quelli economici ci sono dati più precisi. Un recente rapporto del Messaggero infatti, rivela come i ricavi dell’infuencer siano crollati del 40% e questo, con i post sponsorizzati su Instagram spariti del tutto, crea un buco non indiffirente.
Il quotidiano spiega che qualche giorno fa tre avvocati dello studio Gop (Luigi Maranghini Garrone, Emanuele Panattoni, Piero Fattori) hanno avuto una riunione con altri esperti per una ricognizione dei conti e delle prospettive del business Ferragni. La Fenice srl fa capo alla società di investimenti Alchimia di Paolo Barletta e Lorenzo Castelli, che detiene il 39,9%. Poi c’è la cassaforte di Ferragni Sisterhood (32,5%) ed Esuriens delle famiglie Morgese e Barindelli (13,7%). Il resto appartiene a Ni srl di Pasquale Morgese.
I consulenti dell’influencer non hanno sicuramente previsto un futuro roseo per le attività future della Ferragni. Sempre secondo il celebre giornale romano, le perdite previste variano tra 1 e 3 milioni di euro nei prossimi 3 anni.