Free Willy: la tragica storia di Keiko, la vera orca protagonista del film

Willy
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Keiko è la vera orca che ha interpretato il famoso film per famiglie Free Willy. Nel film alla fine come sappiamo riesce a liberarsi, ma è stata tanto fortunata anche nella realtà?

Molti la ricordiamo come Willy, ma il suo nome vero era Keiko. L’orca protagonista del famoso film del 1993 ha avuto una vita più avventurosa di quel che si potrebbe pensare. Vi siete mai chiesti cosa sia stato di lei? Partiamo dall’inizio: l’orca viene catturata originariamente molti anni prima del film, nel 1979, vicino all’Islanda.

Nel 1982 finisce in un acquario in Canada dove fa più o meno quello che vediamo nel film, prima di essere venduta a un parco divertimenti messicano nel 1985. Nel frattempo cambia tre nomi: prima si chiama Siggi, poi Kago, infine Keiko. La sua salute va in declino nel corso degli anni, finché non viene girato il famoso film e diventa inaspettatamente una superstar.

Nel film c’è un numero di telefono per sensibilizzare sulla preservazione delle orche e delle balene, ma molti spettatori sono tanto affezionati che vogliono che Keiko venga liberata, come nella storia. Sembra che vengano donati addirittura milioni di dollari per raggiungere questo obiettivo; ma non succede.

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Keiko, alias Willy

Invece, nel 1996 Keiko viene trasferita presso l’Oregon Coast Aquarium ma in compenso recupera peso e salute. Lì diventa un’attrazione popolarissima per qualche anno, perché tutti sanno di quale orca si tratta: ergo, i proprietari si guardano bene dal liberarla, cosa che farebbe perdere loro immensi guadagni.

Dura fino al 1998, quando viene trasferita di nuovo in Islanda, stavolta non in un parco a usufrutto del pubblico ma in un recinto acquatico. Lì apprende per la prima volta alcuni comportamenti della vita selvaggia, come cacciare il pesce, ma in un ambiente protetto. Viene anche “presentata” ad altre orche, ma è troppo abituata agli umani e a una vita diversa per acclimatarsi, e rimane da sola.

Nel 2002, infine, riesce a fuggire. Viene ritrovata a 800 miglia di distanza, vicino alla Norvegia: quando viene ripresa, presto da animale selvaggio ricomincia a comportarsi come un’orca addomesticata; è stata così tutta la sua vita, d’altronde. Finale: muore di polmonite, nel 2003. Un po’ difficile definire se sia mai stata effettivamente “libera”, o no. Ha vissuto una vita da orca speciale, la più speciale di sempre, per noi umani. Ma per la sua specie?

Fonte: LADBible

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