Parla Chris Hemsworth
Chris Hemsworth è pronto a tornare al cinema con Furiosa, attesissimo prequel di Mad Max: Fury Road, capolavoro di George Miller del 2015 (qui il trailer) in arrivo in sala il 24 maggio. Per l’occasione si è seduto a chiacchierare con Vanity Fair con la quale ha parlato dell’ultimo anno passato a riposare e a curare un infortunio alla schiena.
Una parte di me pensa che mi sono concesso troppo tempo libero e che ho perso un treno. L’altra, quella più razionale, mi ricorda che ho rifiutato anche grandi film d’azione ai quali mancava una sceneggiatura solida
Il lavoro di Chris Hemsworth è stato infatti davvero intens. Ventisette film di cui 8 Marvel in meno di 15 anni, hanno messo davvero a dura prova il suo fisico.
Avevo impegnato tutte le energie che avevo per così tanto tempo, spinto dall’ossessione di costruire questa carriera, che ero esausto. Niente mi divertiva più come un tempo, giravo un film dietro l’altro e facevo tournée promozionali. Ero sposato e avevo tre figli piccoli, e tutto accadeva nello stesso momento. Iniziavo a capire che dovevo selezionare ed essere più critico e a chiedermi: “Perché sto facendo questo film? Perché non mi chiamano Scorsese o Tarantino?”. Insomma, avevo cominciato a prendere tutto troppo sul serio e sul personale
Chris Hemsworth vorrebbe chiudere il capitolo dei film d’azione ed essere preso in considerazione da registi come Christopher Nolan, Kathryn Bigelow, Greta Gerwig, Martin Scorsese o Steven Spielberg. Non prima, però, di interpretare un altro Thor dopo il fallimentare quarto capitolo nel quale, dice,
Mi sono lasciato coinvolgere dall’improvvisazione fino a diventare una parodia di me stesso
Nel 2022, Chris Hemsworth ha scoperto, durante le riprese di Limitless, documentario di Disney Plus, di possedere due copie del gene APOE4, che è stato collegato al morbo di Alzheimer, malattia della quale già soffre suo nonno. Nell’intervista con Vanity Fair, l’attore se l’è presa con chi ha speculato su questa notizia dicendo:
La cosa mi ha davvero fatto incazzare perché, nonostante avessi chiarito che non si trattava di una condanna a morte, si è diffusa la notizia che avessi la demenza e stessi riconsiderando la vita, pensando al pensionamento e così via. In fondo a un articolo ho letto però un commento davvero divertente: “Spero che Chris si dimentichi che sta andando in pensione e ritorni”
Parlando poi a cuore aperto della sua condizione dice:
Ho un grande senso di nostalgia per come sta cambiando la vita. Ma non considero nulla di tutto ciò come una tragedia. Bisogna sentirsi coinvolti e vivere il presente
Che ne pensate?
Seguiteci su LaScimmiaPensa