La storia di un lavoratore come tanti, con le sue ambizioni e le sue responsabilità: questa per Caparezza è davvero la storia di un Eroe. Riscopriamola in questa profonda canzone del 2008
Luigi delle Bicocche è, nella poetica di Caparezza, un vero “Eroe”. Perché? Perché si tratta di un lavoratore come tanti altri, un muratore per la precisione. Un manovale, che ogni giorno s’impegna nel suo mestiere con umiltà e per la sua famiglia, senza pretendere per sé gloria né pregio e senza aspettarsi di diventare ricco e famoso, né cedere ad ogni lusinga della corruzione e del potere.
Il personaggio è inserito nel concept album Le Dimensioni del Mio Caos (2008), ispirato dal quarantennale delle proteste del ’68. Nel disco Caparezza ragiona su come gli ideali di onestà e libertà per cui un tempo si lottava siano stati soffocati dalla modernità e dall’ignoranza, e Luigi, l’Eroe che entra in scena a fine disco, ne rappresenta una pallida ma pur sempre fiera e salda memoria.
“Piacere, Luigi delle Bicocche Sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche Da giovane il mio mito era l’attore Dennis Hopper Che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper Invece io passo la notte in un bar karaoke Se vuoi, mi trovi lì, tentato dal videopoker Ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue Un soggetto perfetto per Bram Stoker Tu che ne sai della vita degli operai? Io stringo sulle spese e goodbye macellai Non ho salvadanai da sceicco del Dubai E mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a SNAI Io sono il pane per gli usurai, ma li respingo Non faccio l’Al Pacino, non mi faccio di pachinko Non gratto, non vinco, non trinco, nelle sale bingo Man mano mi convincoche…”
Come sempre nei suoi testi Capa si destreggia tra rime argute con citazioni dalla cultura alta a quella bassa o trash, passando da cinema della New Hollywood (Easy Rider) alla letteratura gotica (Dracula) nel definire nella prima strofa come l’Eroe, Luigi, deve campare con poco eppure resistendo alla tentazione di darsi alle scommesse o di abbandonarsi all’alcol. Già questo, per lui, è coraggio.
“Io sono un eroe perché lotto tutte le ore Sono un eroe perché combatto per la pensione Sono un eroe perché proteggo i miei cari Dalle mani dei sicari, dei cravattari Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere Sono un eroe, straordinario tutte le sere Sono un eroe e te lo faccio vedere Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere“