Challengers (qui la spiegazione del finale) di Luca Guadagnino ha riscosso un discreto successo di pubblico e critica, confermando come il regista italiano sia ormai a suo agio nella giungla hollywoodiana, dopo la regia di Chiamami col tuo nome, Suspiria e Bones and All.
Challengers ha come tema la rivalità sportiva e sentimentale di due atleti, entrambi innamorati di Tashi Duncan (Zendaya), dove lo sport è metafora della vita e scandisce il tempo che i personaggi trascorrono insieme. Challengers non è il primo film con sullo sfondo uno degli sport più apprezzati e seguiti al mondo, ovvero il tennis. L’individualità e l’eleganza di questa disciplina hanno affascinato diversi registi, regalando alcune importanti pellicole che sono, ormai, pietre miliari del cinema.
Dopo Challengers, rispolverate con noi cinque film su questo affascinante sport che è il tennis. Buona lettura!
Challengers e i suoi fratelli: 5 film sul tennis
Borg McEnroe (2017); Janus Metz
Björn Borg e John McEnroe (Shia LaBeouf) sono i due tennisti che, a cavallo tra il 1978 e il 1981, diedero vita ad una delle rivalità più accese e iconiche del ventunesimo secolo, in senso sportivo. Il film si concentra particolarmente sulla sfida al torneo di Wimbledon del 1980, mettendo in evidenza due entità completamente diverse tra loro.
Da una parte il glaciale e introverso Borg, sinonimo di eleganza; dall’altra il burrascoso McEnroe, futuro astro nascente del tennis ma spesso criticato dagli addetti ai lavori per i suoi eccessi. Sono diverse le aspirazioni che muovono i due tennisti: il primo è soffocato dalla fama e dalla paura di fallire; il secondo è pronto a spodestare l’attuale re del tennis per prendersi il suo trono. Ne nascerà un duello che non è solo sportivo, ma quasi generazionale.
Come in Challengers, è evidente come quello che avviene dietro le quinte dello sport ad alto livello sia tutt’altro che facilmente gestibile. La fragilità umana è costante e addirittura amplificata quando ci sono gli occhi del mondo a guardarti. Questo non fa altro che condizionare le prestazioni sportive dei protagonisti, costretti a fare i conti non solo con il campo da gioco, ma con tutto ciò che gli circonda. Non è tutto ora quel che luccica.
Wimbledon (2004); Richard Loncraine
Wimbledon non è un film che ha riscosso enorme successo, nonostante un cast di tutto rispetto composto da Paul Bettany (Peter Colt), Kirsten Dunst (Lizzie Bradbury), Sam Neill (Dennis Bradbury) e Jon Favreau (Ron Roth). In ogni caso, questa pellicola porta sulle spalle il glorioso nome del torneo di tennis più famoso del mondo, proprio quello che si gioca sul manto verde di Wimbledon, e non può non essere citata.
Il film racconta la rinascita di Peter Colt (Paul Bettany), tennista caduto in disgrazia che, dopo aver sfiorato le vette più alte della classifica ATP, ottiene la sua occasione di riscatto quando, grazie ad una wild card, riesce ad accedere alle fasi finali del torneo di Wimbledon. Come nelle più belle favole, Peter avanza sempre di più verso il suo destino, non senza difficoltà e colpi di scena.
Se volessimo trovare delle analogie con Challengers, sarebbe evidente come in Wimbledon emerga maggiormente il discorso sentimentale più che sportivo. La relazione tra Peter e Lizzie (Kirsten Dunst) è quasi travagliata quanto i protagonisti di Challengers, con un finale e degli scopi ben diversi.
L’aspetto considerevole è che il film Wimbledon è liberamente ispirato alla vera storia del tennista Goran Ivanišević, atleta originario della Croazia, il quale nel 2001 fu il primo nella storia a vincere Wimbledon dopo aver ottenuto accesso al torneo grazie ad una wild card. A volte i sogni si avverano.
La Battaglia dei Sessi (2017); Jonathan Dayton e Valerie Faris
La Battaglia dei Sessi è un film che ripercorre la storia di uno degli eventi televisivi più celebri della storia: la partita di tennis tra la campionessa mondiale e attivista femminile Billie Jean King (Emma Stone) e l’ex tennista Bobby Riggs (Steve Carell). Il match fu battezzato “la battaglia dei sessi” perché ad essere in gioco non erano solo onore e gloria, ma tematiche di spicco e fondamentali in quegli anni ’70.
Il film calca la rivalità tra i due atleti sul campo da gioco, mentre nelle loro vite si combattono battaglie molto serie. Billie si batte per i pari diritti tra uomini e donne, facendo i conti con la sua sessualità; Bobby deve fare i conti con i suoi vizi e debolezze, come il gioco d’azzardo, mentre la sua vita sentimentale sembra essere arrivata ad un bivio.
La partita fu vista di 90 milioni di spettatori in tutto il mondo, complice la grande fama di entrambi i personaggi. A differenza di Challengers, La Battaglia dei Sessi è uno spaccato storico sulle guerre ideologiche che hanno contraddistinto gli anni ’70, in un epoca di forti cambiamenti per tutto il mondo. In un epoca, la nostra, nella quale si cerca sempre di più di livellare la disparità di genere, questo film offre un interessante spunto di riflessione: quanti passi in avanti sono stati fatti da allora? A voi la risposta.
Match Point (2005); Woody Allen
Probabilmente il film più celebre e famoso di questa lista, Match Point è uno dei capolavori assoluti di Woody Allen. Il tennis è pura metafora della vita: la rete rappresenta gli innumerevoli bivi del nostro percorso, come ci viene spiegato nel prologo iniziale. In base a dove andrà la palla una volta sbattuta su di essa, cambierà inevitabilmente il nostro destino.
Chris Wilton (Jonathan Rhys Meyers) è un ex tennista professionista che viene assunto in un esclusivo club di Londra come istruttore. Qui fa la conoscenza del ricco Tom Hewett e della sorella Chloe (Emily Mortimer), i quali lo invitano spesso a trascorrere del tempo con loro e la loro famiglia. Chris e Chloe iniziano una stabile relazione ma tutto inizia a prendere delle pieghe inaspettate quando l’istruttore di tennis fa la conoscenza di Nora (Scarlett Johansson), fidanzata di Tom.
Ormai divenuto membro stabile della famiglia Hewett e raggiunto un rapido successo economico grazie proprio alla loro influenza, Chris si fa trasportare in una relazione segreta con Nora, con tragiche conseguenze.
Molto simile a Challengers per come viene trattata la tematica dell’ambizione e dei rapporti sentimentali, Match Point ci presenta il tennis come una chiave di volta per aprire occasioni e opportunità che nella vita capitano una volta sola, anche lontano dal rettangolo di gioco. Chris viene dipinto come un arrampicatore sociale; la sua unica bravura è giocare a tennis, nonostante sia un uomo dotato di immensa cultura. La sua bravura nei rapporti sociali lo porterà al successo ma, inoltre, alla quasi rovina, tramutandolo in un assassino.
Woody Allen ci porta al bivio segnato dalla rete chiedendoci: cosa saremmo disposti a fare per difendere quello che abbiamo ottenuto? Un autentico capolavoro. Non è impossibile credere che Challengers abbia tratto ispirazione proprio da Match Point per lo sviluppo di alcune tematiche.
Una Famiglia Vincente – King Richard (2021); Reinaldo Marcus Green
Film che è valso a Will Smith l’Oscar come Miglior Attore Protagonista nel 2022, Una Famiglia Vincente – King Richard racconta la complicata storia della famiglia Williams, rappresentata proprio da Richard, la moglie Brandy, le tre figliastre e le loro figlie Venus e Serena, future campionesse di tennis.
Richard Williams (Will Smith) è convinto che le sue due figlie, un giorno, diventeranno le migliori tenniste del mondo. Vivono in California, a Compton, zona difficile e in mano alla criminalità. Una delle opportunità per allontanarsi da quel mondo è far conoscere Venus e Serena a degli allenatori professionisti, in modo che possano lanciarle nel tennis che conta.
Il talento non manca alle due ragazze ma pregiudizi, razzismo e una disciplina paterna molto rigida non rendono facile il loro percorso. Richard non vuole che le sue due figlie perdano il contatto con la realtà o dimentichino l’umiltà che ha contraddistinto lui e la sua famiglia. D’altronde, un sogno è quello giusto se è pieno di ostacoli.
Come Challengers, anche King Richard si districa attraverso gli anni, mostrandoci successi e cadute delle atlete e le conseguenze che le loro vittorie e sconfitte hanno sulle persone che gli orbitano intorno. Se il primo è un film dove il successo è uno dei motori della trama, nel secondo è quasi un deterrente per non snaturare quello che è un mantra per il padre di Venus e Serena Williams: l’umiltà.
In King Richard è labile il confine che separa l’ambizione del protagonista da quella reale delle due figlie. Il sogno di un genitore che si riversa sulla sua prole per arrivare dove lui non ce l’ha fatta, oppure provare a dare alle ragazze una vita migliore della sua. Il film mostra anche come alcune opportunità siano ad appannaggio esclusivo dei “bianchi”. Quella di Richard è una battaglia sociale, una rivincita su chi vede solo profitto e non persone.
Conoscevate questi film sul tennis? Sicuramente, dopo aver visto Challengers, tornerete a recuperare quelli che vi mancano. Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate di Challengers e degli altri film di cui vi abbiamo parlato, non dimenticando di seguirci sul nostro canale whatsapp e su LaScimmiaPensa!