The Fall Guy, la Recensione del film con Ryan Gosling
Una lettera d'amore per il cinema action e per chi rende possibile questo genere di film. The Fall Guy, tra adrenalina e risate, stupisce piacevolmente. In sala a partire dal primo maggio.
Ritorna dopo il successo di Barbie, Ryan Gosling, insieme a Emily Blunt e al regista-stunt man di Deadpool, David Leitch con The Fall Guy, una divertente action comedy dal sapone squisitamente metacinematografico. Un tripudio di risate e azione che racconta un particolare e nuovo dietro le quinte, sempre troppo ignorato in tutto e per tutto. In quanti conoscono la serie Professione Pericolo, da cui il film trae spunto?
È abbastanza d’uso che un regista possa indossare le vesti di produttore o di attore. Molto meno quando nella sua filmografia compare anche la voce “Stuntman“, come nel caso di David Leitch, giunto alla quinta regia (sesta, se consideriamo il primo John Wick per cui però non è stato accreditato), dopo innumerevoli partecipazioni sui set proprio come stuntman.
A distanza di due anni da Bullet Train, torna dunque dietro la macchina da presa con The Fall Guy, un film che parla di una parte di cinema nascosta, quasi tenuta in ombra, e per cui molti cineasti, e non solo, stanno conducendo una battaglia silenziosa per vedersi riconoscere un minimo di merito.
Ecco dunque arrivare un maestro nel suo campo, a raccontare una storia divertente, che mischia svariati generi ma con l’intento di dare importanza ad un dietro le quinte di cui si parla sempre troppo poco.
Tratto liberamente dalla serie Professione Pericolo, The Fall Guy inizia subito con un monologo fuori campo che spiega qual è il vero lavoro di uno stunt man, senza un facile uso di retorica stucchevole. Si limita a raccontare, in un gioco di micro e macrocosmi, l’importanza che questo ruolo ha per un certo tipo di cinema che da sempre è capace di staccare biglietti a rotta di collo.
Risate e adrenalina dunque, un cocktail perfetto che rende The Fall Guy un film piacevole dall’inizio alla fine, capace di intrattenere ogni tipologia di pubblico senza mai annoiare. E che riesce a confermare la bravura di un regista come David Leitch quando c’è da mettere in scena un action come si deve, consacrandolo come uno dei registi di genere da tenere d’occhio anche per il futuro. E con la speranza che questo film riesca suo malgrado a far nascere una nuova categoria ai prossimi premi Oscar, dedicata alla miglior sequenza stunt.