Road House, remake dell’omonimo film del 1989 con Patrick Swayze, Ben Gazzara, Kelly Lynch e Sam Elliott, segue la storia del combattente Elwood Dalton (Jake Gyllenhaal) nella sua lotta contro un mondo di criminali senza scrupoli disposti a tutto per portare a compimento i loro affari sporchi.
Il film si incentra sulla rabbia che erompe in Dalton quando combatte, la furia che gli permette di farsi strada nella vita ma che è al tempo stesso la sua maledizione. Chiamato a lavorare come buttafuori di una road house in Florida, viene presto messo a dura prova dalla corruzione delle autorità locali e dai piani del viziato criminale Brandt e del brusco tirapiedi Knox (Conor McGregor).
Controllare la rabbia
La lotta di Dalton contro il fronte del crimine precipita, in un climax di azione e combattimenti molto intenso, verso un ultimo scontro che lo vede lottare brutalmente contro Knox. Quando Brandt intima a Knox di uccidere Dalton, il colosso si rivolta verso di lui e gli spezza il collo, dando prova di una furia omicida inarrestabile e cieca.
Ma Dalton riesce a vincere la sua battaglia. Due volte: una pugnalando ripetutamente Knox, lasciandolo per morto; un’altra quando Ellie, l dottoressa e figlia dello sceriffo da cui è attratto, lo riporta alla ragione in una definitiva presa di coscienza sui limiti eccessivi che i suoi sfoghi di violenza possono raggiungere. Dalton comprende una volta per tutte che la violenza, se non controllata, può salire in una spirale inarrestabile.
Non è finita: nella scena post-credits ritroviamo Knox, che credevamo morto, all’ospedale. Prende a pugni i medici e il personale e se ne va indossando solo la vestaglietta da paziente. Sembra confuso, ma ancora una volta (e similmente a Dalton, anche se ormai in maniera diversa) pare sopraffatto dalla sua stessa furia.
Come sempre, questa piccola aggiunta sui finale, ormai prassi per tutti i film prodotti a un certo livello (cinecomic e non), lascia aperta la porta per un eventuale sequel. Visto il successo del film, guardatissimo su Amazon Prime Video, non dovremo stupirci di sentir presto parlare di un Road House 2.