Rebel Wilson ancora contro Sacha Baron Cohen sulle sue esperienze sul set del film Grimsby
Fa ancora parlare di sé Rebel Wilson nelle sue accuse a Sacha Baron Cohen circa le sue esperienze lavorative con lui e in particolare nel film Grimsby, del 2016. In una nuova intervista la Wilson lo definisce: “La peggiore esperienza professionale della mia carriera”. Il suo ruolo era quella della fidanzata di Nobby, Dawn, madre dei suoi 11 figli.
Circa la sua apparizione nel film, la Wilson sostiene che i costumi erano appositamente progettati: “Per mettere in risalto la cellulite sui miei fianchi” e che c’era “Un top per mostrare le parti più grasse delle mie braccia. Come se fossi qualcosa di cui ridere e da degradare per via della mia taglia”.
C’è anche da dire che di recente la Wilson ha rivelato di aver un po’ giocato su questa cosa del peso, nella prima parte della carriera, per crearsi un po’ un personaggio e farsi largo nell’industria dello spettacolo. Ciò non toglie che, come dice lei: “Un conto è, per qualcuno che è grasso, sfruttare la sua stazza per la commedia, ma un altro è quando qualcuno ti umilia“.
La Wilson sostiene di non aver detto nulla al riguardo all’epoca per non passare per una “piantagrane” [troublemaker], e le sue accuse emerse oggi si aggiungono ad altre anche più forti indirizzate verso l’attore e interprete di Borat, da lui apertamente definito uno “stronzo”. Accuse che, al momento, sono state recisamente negate.