“È morto in croce anche per loro”: imbarazzante passo falso di Facebook, la piattaforma rimbrottata da Radio Maria
Ricorso alla censura piuttosto infelice quello di Facebook, che blocca la diretta di Radio Maria sulla Via Crucis di venerdì 29 con l’accusa di aver “condiviso immagini di nudo o atti sessuali”. Peccato che trattavasi nient’altro che del buon vecchio signor Gesù Cristo, portato in processione dai fedeli.
E la radio precisa: “Chiediamo scusa a tutti gli amici che seguivano la prima parte della Via Crucis in adorazione del Signore in Croce. Facebook ha eliminato il post per ‘contenuto immagini nudo’. E ha ristretto i parametri di visualizzazione. Forse #Facebook non sa che il Cristo fu spogliato delle vesti ma le parti intime coperte con panni. E pensare che è morto in croce anche per loro. Naturalmente noi riattiveremo la diretta ogni volta”.