Ebbene sì, c’è un motivo per cui i peni degli uomini rappresentati nelle sculture dell’antica Grecia erano particolarmente piccoli
Le proporzioni dell’uomo ideale dell’antica Grecia coinvolgevano, a quanto pare, una misura dei peni particolarmente minuta. Lo vediamo in molte delle statue antiche oggi conservate nei nostri musei, che evidenziano come i membri maschili siano sempre rappresentati non eretti e anche di piccole dimensioni. Non è un caso: c’è un motivo preciso dietro a questa diciamo “scelta stilistica”.
Un pene minuto era infatti, anche se oggi non lo diremmo, l’ideale di bellezza maschile dell’epoca. Lo svela Aristofane, per esempio, autore dell’epoca che definisce i tratti perfetti del fisico maschile: “Un petto scintillante [non villoso, ndr], una pelle chiara, spalle larghe, una piccola lingua, natiche forti, e un piccolo pene”.