Una delle battute più amate de Il Cavaliere Oscuro
Il Cavaliere Oscuro, Trilogia di film dedicati a Batman e diretti da Christopher Nolan tra il 2005 e il 2012, è una delle opere cinematografiche più amate di tutti tempi. Uno dei motivi che hanno portato a rendere questa saga così amata è stato sicuramente la sceneggiatura davvero intensa ricca di frasi divenute leggendarie. Una, su tutte, O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo è divenuta col tempo il simbolo della saga. La battuta, come raccontato dallo stesso cineasta britannico (ve ne abbiamo parlato qui), fu ideata da suo fratlelo Jonathan che scrisse la sceneggiatura con lui.
Ebbene l’autore, ospite del South by Southwest Film & TV Festival ha parlato con The Hollywood Reporter, ha spiegato il processo mentale che l’ha portato all’ideazione di quella celebre frase.
È arrivata tardi nella sceneggiatura – ha detto Jonathan Nolan. Abbiamo realizzato una o due versioni dello script in cui cercavamo qualcosa che sintetizzasse la tragedia di Harvey Dent, ma che si applicasse anche a Batman. La ricchezza di Batman sta nel modo in cui questa figura di principio, quasi da boy scout, è avvolta in questo tipo di aspetto macabro e nella sua volontà di abbracciare l’oscurità. Per questo stavo guardando le figure tragiche greche.
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La prima parte di quella frase è ‘o muori da eroe’ – e quella parte è importante, perché non tutti vogliono essere un eroe. Significa impegnarsi in azioni eroiche che ti mettono in questo spazio, dove hai questo risultato binario. L’idea è che ci sono persone che si mettono in gioco e spesso la scommessa si ripercuote su di loro. È anche quella vecchia idea del potere assoluto che corrompe in modo assoluto. Sembrava particolarmente in sintonia sia con la tragedia di Harvey Dent che con quella di Batman. Il fatto che venga usatea dalle persone anche al di là del film è gratificante. Ero orgoglioso di quella battuta.
Recentemente Christopher Nolan è stato ospite di un evento tenutosi al British Film Institute ( BFI ) di Londra, dove ha parlato del realismo della sua trilogia de Il Cavaliere Oscuro, dicendo:
L’intento è sempre stato quello di essere onesti nel presentare le cose da cui eravamo colpiti, le cose di cui eravamo preoccupati. Sicuramente quando ripenso a Batman Begins, c’è una forte enfasi sul terrorismo, ovviamente, dopo l’11 settembre. Non era qualcosa che stavamo inserendo consapevolmente nel film. Certamente, il Joker de Il Cavaliere Oscuro parla di paura, anarchia e paura che le regole vengano infrante e cosa ciò farà alla società. Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno teme moltissimo il fascismo e la demagogia.
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