Il regista di Godzilla e Kong ammette: “Ci siamo sincronizzati culturalmente con Barbie!”
Perché la versione di Godzilla nel nuovo film dedicato al celebre mostro giapponese diventa a un certo punto “rosa”? I fan si sono affrettati a trovarci un omaggio al fenomeno Barbenheimer dell’anno scorso, ma a quanto pare si tratta solo di una (felice) coincidenza, e non c’entrano né Barbie né, come sostiene qualcun altro, Dragon Ball.
Adam Wingard spiega: “Quando abbiamo fatto il film Oppenheimer non esisteva e Barbie non esisteva [ossia, non erano ancora usciti], e l’intero concetto del Barbenheimer non esisteva. Ma in qualche modo abbiamo creato qualcosa che è quasi come l’incarnazione fisica del Barbenheimer“.
“Ed è stata proprio una di quelle cose [situazioni] in cui penso che ci siamo tipo sincronizzati culturalmente. Forse stiamo tutti sorbendo lo stesso Kool-Aid nel subconscio, o chissà. Sono molto consapevole dei paragoni, leggo un sacco di roba online ed è interessante perché c’è un dibattito e penso che sia eccitante perché sarebbe stato facile fare solo un altro film in cui Godzilla è Godzilla”.
Insomma, trattasi di un caso che però sembra in qualche modo far filtrare delle tendenze culturali univoche, ossia un avvicinamento al colore rosa come simbolo dell’apertura a tematiche e sensibilità nuove e diverse. Lo vedremo anche in qualche altro grande film in uscita? Aspettiamo e vedremo.