Nick Cave sulla woke culture: “Non concordo con i metodi, spegnere e cancellare le persone”

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Nick Cave ritiene che la woke culture manchi di “pietà e perdono”

Nick Cave si dice alquanto critico non tanto sugli obiettivi quanto sui metodi della cultura woke. In una nuova intervista afferma: “Il concetto che ci sono dei problemi nel mondo ai quali dobbiamo rivolgerci, come la giustizia sociale, questo mi va benissimo. Ma non concordo con i metodi che vengono usati per raggiungere questo obiettivo, spegnere e cancellare le persone“.

“C’è una mancanza di pietà, una carenza di perdono. Questo va contro quello che io credo fondamentalmente a un livello spirituale. Quindi è una cosa complicata. Il problema con il giusto prendere piede di questa parola [woke] è che ha reso la discussione impossibile da avere senza dover unirsi a un carico di testematte che hanno i loro problemi con essa”.

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Nick Cave, 2014

In pratica il leggendario cantante australiano non condivide i metodi ma condivide le premesse, e si dice in una posizione complessa nel criticare o parlare della cultura woke per paura di doversi associare, per farlo, a chi ne avversa la natura perché sostiene posizioni politiche o sociali diametralmente opposte; teme quindi un irreparabile inquinamento del dibattito.

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Comunque, l’idea che le persone possano sbagliare e non meritino per questo di essere cancellate filtra dalla visione di Cave sull’arte: “Mi pare che ci sia una correlazione tra l’essere trasgressivi, e il comportarsi male, e la buona arte. Non è un caso che la roba migliore sia fatta spesso dalle persone più problematiche“.

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