La donna accusa: il figlio di 21 anni ha lasciato la scuola e soffre di depressione e ansia per via dei videogiochi
Di dipendenza dai videogiochi si sente parlare sempre più spesso. L’argomento è al centro di una serie di cause intentate a case videoludiche come Activision, Roblox, Epic Games e Rockstar, che accusano i dev di progettare i giochi in modo da creare “dipendenza” e portare i gamer a giocare compulsivamente.
In particolare emerge l’accusa di una mamma dell’Arkansas che attacca Fortnite, Call of Duty e Minecraft, tacciandoli di aver usato “componenti psicologiche che creano dipendenza” sul figlio, a partire da quando aveva 12 anni. Ora, dice la donna, il ragazzo ne ha 21, ha lasciato la scuola, soffre di depressione e ansia, attacchi di rabbia e sfoghi di carattere fisico [physical outbursts].