Come capire se state parlando con un assassino, o con una persona che ucciderebbe o ha ucciso qualcuno? Domanda inquietante da porsi: un esperto risponde
Come posso capire se la persona con cui ho a che fare, magari uno sconosciuto per strada o persino un collega o un conoscente, è in realtà un assassino? Una domanda che pare frivola, ma sappiamo di serial killer che sembravano e si comportavano come persone perfettamente normali, solo che non lo erano.
Ebbene, un esperto fornisce degli indizi a cui far caso per poter nutrire almeno dei sospetti, secondo lui, fondati. Questo tale, Cliff Lansley, insiste su come i serial killer in particolare non si distinguano tanto per via di comportamenti anti-sociali “ovvi”, come potremmo pensare, quanto più da piccoli dettagli invisibili a un occhio non attento.
“Anche il serial killer più sicuro di sé e indurito può farsi scoprire con piccoli segnali e gesti della faccia, del corpo e della voce che suggeriscono che sta mentendo. La chiave è sapere che cosa stai cercando, gli indicatori affidabili dell’inganno. [Per farlo] gli parliamo di cose che sono sicure e vere, come la famiglia, le capacità, l’educazione e le speranze e i sogni”.
“In quel momento, notiamo quanto spesso battono le ciglia, il colore normale della loro pelle, quanto parlano veloce e come mantengono il contatto visivo. Poi, quando le vere domande cominciano, possiamo stabilire i cambiamenti in questi pattern di normalità per individuare sconforto, stress e bugie”. Insomma, si tratta di studiare bene il linguaggio del corpo: spesso può dire molto più delle parole!