Megan Fox racconta i problemi avuti a seguito di Jennifer’s Body
Jennifer’s Body, film del 2009 diretto da Karyn Kusama e con protagonista Megan Fox è divenuto col tempo un autentico cult ed ha aiutato non poco la carriera dell’attrice. Tuttavia le ha portato anche diversi guai.
Nel 2019 la Fox ha incontrato la scrittirce del film Diablo Cody per parlare infatti dei problemi le ha creato la pellicola. Entrambe si sono dette orgogliose del film, anche se la Cody ha convenuto che era stato commercializzato nel “modo sbagliato”. La scrittrice ha ammesso di essere ancora arrabbiata fino ad oggi per come è stato pubblicizzato. Entrambe hanno anche criticato il modo in cui alcune recensioni negative provenivano da persone che secondo loro “non avevano effettivamente guardato il film”, in base a ciò che avevano scritto.
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Jennifer’s Body è stato commercializzato per i giovani, con poster di film, trailer e altro materiale di marketing eccessivamente sessualizzati, con poca enfasi sulla storia o sui personaggi. Si è spesso teorizzato che questo sia il motivo per cui il film non ha raggiunto il suo potenziale, spiega la Cody. Megan Fox ha anche rivelato che dopo l’uscita del film, agli occhi del pubblico era successo per lei “qualcosa di molto sfortunato” Ammettendo di avere un ‘rapporto difficile con il pubblico’ e di lottare con i giornalisti, ha spiegato:
Devi essere rimasta sorpresa da quanto fossi sessualizzata e da quanto ridotta a, voglio dire, oggettificata non credo sia la parola giusta. Non descrive ciò che mi stava accadendo in quel momento – dice Megan Fox. Ha preceduto un punto di rottura per me.
Ho avuto, credo, un vero e proprio crollo psicologico in cui non volevo proprio fare niente, non volevo essere vista, non volevo dover scattare una foto, non volevo dover parlare con una rivista, non volevo dover camminare sul red carpet, non volevo assolutamente essere vista in pubblico.
L’attrice ha detto che aveva paura di essere derisa o che la gente la “lapidasse” poichè non era “perfetta“.
Sarei stata troppo grassa, troppo magra, o stupida, o offensiva. Sarei stata magari uno spreco di spazio, o una cattiva attrice, qualunque cosa
La scrittrice ha anche detto che è “ancora terrorizzata” nel parlare apertamente dell’argomento, dicendo:
La gente dirà : “Beh, era una spogliarellista, non ci interessa. Ha davvero il diritto di parlare di essere sessualmente oggettificata?”
Che ne pensate?
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