Rocco Siffredi rivela di essere depresso. Il porno lo ha salvato

In un'intervista Rocco Siffredi si lascia andare alle confessioni e parla del suoi dolori e delle sue sofferenze. Ecco come il suo lavoro lo ha salvato.

Rocco Siffredi, depressione
YouTube / SUPERSEX: la REAZIONE di ROCCO SIFFREDI alle SCENE PIÙ IMPORTANTI | Netflix Italia
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Le rivelazioni di Rocco Siffredi

Di Rocco Siffredi si è sempre parlato tanto. Adesso, forse lo è ancora di più grazie alla serie che è sbarcata recentemente su Netflix, Supersex, nella top 10 della classifica delle serie tv sulla piattaforma streaming. Dell’attore abbiamo sempre visto quel lato da amatore che conquista, può capitare di parlare della sua famiglia, lo abbiamo ritrovato spesso in spot pubblicitari che sono diventati famosi. Ma quasi mai si è avuto l’occasione di parlare del suo lato più intimo. In un’intervista esclusiva a AdnKronos, Siffredi si rivela e mostra alcune sfaccettature della sua vita che non conoscevamo.

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Nella conversazione Rocco Siffredi, nella vita vera Rocco Antonio Tano, parla delle sue fragilità e di come approcciarsi al cinema porno lo abbia cambiato, contribuendo a sopravvivere dai suoi demoni: “Il porno è stata la mia salvezza, non la mia dannazione, perché mi ha aiutato ad uscire dalla depressione. Io sono sempre depresso. Basta che mi fermo a riflettere e vado in depressione ma non ho mai usato farmaci perché mi sono sempre detto che dovevo imparare a superare qualsiasi ostacolo da solo attraverso le mie forze”.

Ha poi continuato Rocco Siffredi: “Ricordo che da giovane mi allenavo tantissimo in palestra, facevo sforzi fisici enormi al di sopra delle mie possibilità ed era per questo che sul set le mie scene duravano così a lungo. Sono anni che non faccio sogni belli. Se dovessi scrivere gli incubi che faccio diventerei il regista horror più famoso al mondo”. Ha iniziato per aiutare la famiglia che dal punto di vista economico era in serie difficoltà, soprattutto nel vedere la madre triste. Ha poi detto infine: “Il porno mi ha salvato perché riusciva a non farmi pensare al dolore che provavo”.

E voi, cosa ne pensate?

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Fonte: Adnkronos

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