La Zona d’Interesse, oltre 450 creativi ebrei contro Glazer

Oltre 450 artisti ebrei hanno scritto una lettera aperta per criticare il discorso fatto da Glazer, regista de La zona d'interesse, agli Oscar

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Il regista de La Zona d’Interesse, Jonathan Glazer, sotto attacco per le parole con cui si è espresso sul conflitto Israele-Hamas

Agli Oscar 2024 La Zona d’Interesse (qui la nostra recensione) l’acclamato film sull’Olocausto di Jonathan Glazer, ha vinto il premio come miglior film straniero. il regista ne ha approfittato per parlare dell’attuale conflitto tra Israele e Hamas con parole che hanno causato non poche polemiche, su uno dei temi più scottanti dell’attualità.

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Tutte le nostre scelte sono state fatte per riflettere e confrontarci con il presente – ha detto Glazer in quel caso. Il nostro film mostra dove porta la disumanizzazione, nella sua versione peggiore. In questo momento, siamo qui come uomini che rifiutano la strumentalizzazione della loro ebraicità e dell’Olocausto da parte di un’occupazione, che ha portato al conflitto per così tante persone innocenti – che si tratti delle vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza – tutte le vittime di questa disumanizzazione. Come possiamo fare a opporre resistenza?

Al regista hanno risposto in una lettera aperta pù di 450 creativi, dirigenti e professionisti di Hollywood ebrei che hanno criticato non poco le parole di Glazer

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Siamo creativi ebrei, dirigenti e professionisti di Hollywood – si legge. Respingiamo il dirottamento della nostra ebraicità allo scopo di ottenere un’equivalenza morale tra un regime nazista che ha cercato di sterminare una razza di persone e una nazione israeliana che cerca di evitare il proprio sterminio.

Ogni morte civile a Gaza è tragica. Israele non prende di mira i civili. Prende di mira Hamas. Nel momento in cui Hamas rilascia gli ostaggi e si arrende, finisce questa guerra straziante. Questo è stato vero dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre. L’uso di parole come “occupazione” per descrivere un popolo ebreo indigeno che difende una patria che risale a migliaia di anni fa, ed è stato riconosciuto come uno stato dalle Nazioni Unite, distorce la storia.

Dà credito alla moderna calunnia che alimenta un crescente odio anti-ebraico in tutto il mondo, negli Stati Uniti e a Hollywood. L’attuale clima di crescente antisemitismo sottolinea solo la necessità dello Stato ebraico di Israele, un luogo che ci porterà sempre dentro, come nessuno Stato ha fatto durante l’Olocausto raffigurato nel film di Mr. Glazer.

Che ne pensate? Avete visto La Zona d’interesse?

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