Dune: come si fa a cavalcare i vermi delle sabbie?

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In Dune i giganteschi e orribili vermi sono sicuramente una delle immagini che più rimangono impresse. Paul Atreides è grado di controllarli e di “cavalcarli”, ma come lo fa di preciso? Ecco la spiegazione

Gli enormi vermi delle sabbie costituiscono su Arrakis, il pianeta di Dune, un enorme pericolo ma anche una risorsa preziosissima. Non solo perché sono strettamente legati alla produzione della spezia ma anche perché, controllati dai Fremen, essi possono tramutarsi in mezzi di trasporto attraverso il deserto e anche in letali armi da battaglia.

Come è possibile questo? Guidare creature tanto grandi e invincibili? Nella saga letteraria, in cui a guidare i vermi non è il solo Paul ma sono diversi Fremen insieme, compreso Stilgar, è illustrato il processo: si tratta anzitutto di attirare un verme con uno dei congegni che producono un suono di battito ritmico, poiché la creatura è attratta da rumori regolari sulla superficie.

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Quando il verme emerge dalla sabbia, bisogna agganciare dei ganci sul lato del suo corpo, tra due anelli che ne compongono lo strato esterno, e allargarli in modo da farvi passare della sabbia. Questo indebolirà e rallenterà il verme, che si rigirerà fino a rimettere a posto gli anelli: nel frattempo, il cavaliere deve arrampicarsi più in fretta possibile approfittando di questi movimenti.

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Giunto in cima, il “wormrider” deve sfruttare i medesimi ganci con delle corde e dei tiranti per indirizzare il verme, facendogli seguire la direzione desiderata. I vermi non proseguono all’infinito ma come i cavalli dopo un po’ si stancano, per cui occorre chiamarne altri e lasciare che quello appena cavalcato torni ad inabissarsi nella sabbia. Esiste poi un tipo di legame più profondo tra i vermi, la natura di Dune e gli esseri umani, ma viene esplorato solo nel terzo libro della saga.

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