Dune 2, la spiegazione del finale

È un finale dolceamaro quello che riguarda Paul Atreides in Dune 2. Ecco che fine fa Chani e il destino che attende il Messia delle Sabbie.

Dune 2
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Attenzione, se non avete ancora visto il film, questo articolo contiene spoiler.

La seconda parte di Dune ci ha regalato un finale epico che pone le basi le basi per un terzo adattamento del romanzo di Frank Herbert. Questo secondo film racconta il viaggio di Paul Atreides mentre diventa parte della cultura Fremen e lotta contro la profezia che riguarda il Messia delle Sabbie, Lisan Al Gaib. La trama di questo secondo capitolo si concentra principalmente sulla relazione tra Chani e Paul, mentre si preparano alla battaglia finale contro la Casata Harkonnen per il destino di Arrakis. Nel frattempo Lady Jessica diffonde la convinzione che suo figlio sia a tutti gli effetti il messia dei Fremen.

Il finale di Dune 2 mostra il gigantesco attacco contro gli Harkonnen, che culmina con l’uccisione del barone Vladimir Harkonnen da parte di Paul, il quale affronta suo nipote, Feyd-Rautha Harkonnen per governare. Ciò che ne scaturisce è esattamente ciò che Paul temeva di più dalle sue premonizioni.

Il piano di Paul per diventare imperatore e salvare Arrakis

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Una scena di Dune 2

Il finale di Dune 2 ruota attorno a Paul Atreides, che accetta il suo destino come Lisan al Gaib dei Fremen, il salvatore di Arrakis e imperatore dell’intero universo conosciuto. Il personaggio di Chalamet lotta con questa convinzione per gran parte del film, poiché ha visioni dello spargimento di sangue che ne scaturirà, se si dirigerà a sud di Arrakis. Paul preferisce mettersi alla prova con i Fremen e aiutarli a liberarsi. Ciò è complicato dalla fede incrollabile che Stilgar ha in lui e in Jessica, alimentando le credenze della profezia all’interno della comunità Fremen.

Nonostante combatta contro il proprio destino, bere l’Acqua della Vita e diventare il Lisan al Gaib, Paul è costretto a intervenire quando Feyd-Rautha scatena tutta la sua violenza contro i Fremen a Nord. Il piano di Paul è bere l’Acqua della Vita per avere l’intero sostegno dei Fremen. Ciò gli conferisce un potere ineguagliabile su Arrakis, poiché l’esercito dei Fremen è abbastanza forte da superare gli Harkonnen con l’aiuto della Casa Atreides.

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Come Paul diventa Imperatore

È grazie a questo potere che Paul può sfidare l’imperatore Shaddam IV. Ci sono due passaggi importanti, che riguardano il piano di Paul per rovesciare l’Imperatore. Il primo è la richiesta di sposare sua figlia, la principessa Irulan, in modo che la stirpe dei Corrino resti al potere. Il passo successivo è battere Feyd-Rautha in duello. Se Paul uccidesse Feyd-Rautha metterebbe fine alla linea di sangue degli Harkonnen, anche di fronte agli occhi delle Grandi Casate contrarie agli Atreides.

È in questo frangente che Paul ascende a un altro livello di potere. Libera Arrakis dal dominio degli Harkonnen mettendosi al comando, accumulando allo stesso tempo più potere per la Casa Atreides e vendicando la morte di suo padre. Paul diventa il leader designato della Casa Atreides, il salvatore dei Fremen nei panni di Lisan al Gaib e l’imperatore dell’universo conosciuto. È la realizzazione definitiva delle premonizioni di Paul, con lui che governa e la consapevolezza che ciò si tradurrà in una guerra galattica in cui moriranno miliardi di persone.

La guerra tra le casate

In uno dei passaggi finali di Dune 2 Lady Jessica proclama l’inizio di una vera e propria “Guerra Santa”. La nuova Reverenda Madre dei Fremen lo dice dopo aver visto l’esercito di Paul imbarcarsi sulle navi per andare in guerra contro le Grandi Casate. Ordina a Stilgar e Gurney di andare in battaglia in suo nome, dopo che si è sparsa la voce che le altre Grandi Casate non riconosceranno Paul come Imperatore. Usando tutta la forza del suo esercito, il comando di Paul segna l’inizio di una guerra che si diffonderà in tutta la galassia, portando onore e rispetto al suo governo.

Perché Chani lascia Paul

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Una scena di Dune 2

Una delle grandi sorprese con cui Denis Villeneuve cambia gli eventi del libro riguarda Chani. Il personaggio interpretato da Zendaya passa tutto il film mettendo in dubbio la profezia di Lisan al Gaib, benché fosse innamorata di Paul. Villeneuve si allontana dal libro quando Chani se ne va, dopo che Paul diventa Imperatore. Non meno importante, lascia Paul dopo che lui prende Irulan come moglie e dopo averle confidato che la amerà sempre. In altre parole, l’apparente tradimento e il modo in cui Paul inizia a governare vanno contro tutto ciò in cui crede Chani.

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Dune 2 termina con Chani che si prepara a cavalcare un verme della sabbia, ma non sappiamo dove sia diretta. Anche il romanzo di Frank Herbert non spiega dove stia andando. È possibile che Chani abbia deciso di lasciare Paul per sempre, in modo da poter continuare ad essere una libera Fremen. Non sappiamo come si evolverà la sua storia in Dune: Messiah, ma non c’è dubbio che Chani abbia ancora molto da dare a questa storia.

Perché quello di Dune 2 è un finale dolceamaro per Paul Atreides

Denis Villeneuve incentra Dune 2 sul fatto che Paul diventi Lisan al Gaib, ed è attraverso questa lente che il film ritrae la tragica natura della sua trasformazione. Il film chiarisce fin dall’inizio che Paul non crede di essere il salvatore dei Fremen da tempo profetizzato, né vuole esserlo. Tutto ciò che Paul dice e fa è per contrastare questa credenza, poiché ne teme le conseguenze. Sa che seguire i Fremen a sud lo trasformerà in un messia e inizierà una guerra inevitabile.

Nonostante questo, non c’è nulla che possa fare Paul per impedirlo, costringendolo a diventare ciò che odiava e a iniziare un vero e proprio genocidio di massa. È vero che Paul abbraccia appieno il suo potere come Lisan al Gaib: in fondo sta solo facendo ciò che sa che deve essere fatto per salvare Arrakis. È un finale dolceamaro, quello per Paul, in Dune 2: diventare un sovrano di quella portata gli porta via l’unica donna che abbia mai amato veramente.

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