“Non è ovviamente opera mia” dice pacato Caparezza in una storia. Non si sa chi abbia pubblicato quest’album né perché porti il nome del rapper pugliese
Su Spotify e sulle altre piattaforme streaming musicali è apparso, a quanto pare, un album “di Caparezza“. Solo che non è di Caparezza, ed è lo stesso rapper a specificarlo pacatamente in una storia. Il disco si chiama Rhythm in Blues, contiene ventiquattro brani di strumentali nu jazz ed è accreditato a Capa e a un tale James Cruz.
Aprendo la discografia di quest’ultimo su Spotify si trova un altro album molto simile, che porta sempre anche il nome di Capa: si intitola Twilight Confessions. Che cosa può essere successo? Uno: può essere una elaborata trovata promozionale (ma Michele non ci sembra proprio il tipo). Due: esiste qualche altro misconosciuto Caparezza, e nel segnare i credits c’è stata confusione.