Barbie, Oppenheimer, Zona d'Interesse, Killers of the flower moon e The Holdovers
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Qual è il vostro favorito per i prossimi Oscar?
La lista dei candidati come miglior film agli Oscar 2024 è una delle migliori degli ultimi anni, ma non c’è dubbio che alcuni dei nominati siano migliori di altri. Tra i candidati di quest’anno ci sono film biografici, nonché satire di condanna alla società americana. I registi di ciascun film spaziano da leggende di vecchia data come Martin Scorsese (Killers of the Flower Moon), a esordienti del calibro di Celine Song (Past Lives).
Anche se il premio per il miglior film dovrebbe includere un elenco definitivo dei più grandi film dell’anno, raramente è così. L’Academy spesso, in passato, ha trascurato capolavori osannati dalla critica e dal pubblico. Non ci sono molti “anelli deboli” nella lista dei candidati a miglior film, quest’anno, ma alcuni film sono molto più ben realizzati e stimolanti di altri. Ecco la nostra classifica.
10. Maestro
Maestro è un dramma biografico sul compositore Leonard Bernstein. Lo interpreta Bradley Cooper, che ha anche scritto e diretto il film. La pellicola racconta la vita di Bernstein dal 1946, quando incontrò Felicia Montealegre, passando attraverso i suoi due fidanzamenti e i suoi tre figli. Maya Hawke, Carey Mulligan, Sarah Silverman e Matt Bomer recitano insieme a Cooper.
L’unico “anello debole” nell’elenco dei candidati al miglior film di quest’anno è proprio Maestro. Mentre il film d’esordio di Cooper alla regia, “A Star is Born” era stato realizzato per il pubblico – e il pubblico vi aveva risposto con entusiasmo – Maestro sembra essere stato realizzato appositamente per gli Oscar. Con questa alternanza di bianco e nero e un ritmo interminabilmente lento, Maestro è l’esempio più superficiale ed eclatante di esca per gli Oscar di quest’anno.
In Past Lives, due amici d’infanzia si ritrovano dopo decenni attraverso i social media. Quando si re-incontrano, emergono sentimenti irrisolti, che portano a riflessioni toccanti sull’amore, sulle scelte di vita di ciascuno di loro e sulla complessità delle relazioni umane.
È improbabile che questo film indipendente vinca il premio come miglior film, ma è senza dubbio una piccola perla tra i candidati di quest’anno. La regista esordiente Celine Song ha messo a nudo la sua anima con questa storia d’amore semi-autobiografica su due amici d’infanzia che trascorrono un fine settimana insieme a New York e riflettono su cosa sarebbero potuti essere. Peccato per il ritmo, perché si poteva fare sicuramente di più, ma per essere il primo film di Song, è davvero niente male.
8. American fiction
Basato sul romanzo di Percival Everett, American Fiction è una gigantesca satira della società americana contemporanea. Jeffrey Wright è uno scrittore in difficoltà, che decide di snaturarsi per creare un best-seller che piaccia al pubblico. Scrive un romanzo volutamente stereotipato per ridicolizzare i fardelli affrontati dagli scrittori neri, salvo scoprire che il libro registra un enorme successo inaspettato tra i lettori.
American Fiction è una satira tagliente sulle voci nere nei media. Ottimo anche il colpo di scena finale, con un’ottima interpretazione di Sterling K. Brown (il Randall di This is us). Da vedere.
7. Barbie
Barbie è un adattamento cinematografico dell’iconica bambola Mattel, diretto da Greta Gerwig, che ha co-scritto la sceneggiatura insieme a Noah Baumbach. Il film è incentrato sulla Barbie di Margot Robbie che viene espulsa da Barbieland e viaggia insieme a Ken (Ryan Gosling) nel mondo reale in cerca della bambina che giocava con lei. Il film vede protagonisti anche Simu Liu, Will Ferrell e molte altre celebrità in piccoli ruoli di contorno.
Margot Robbie è stata snobbata dall’Academy per la sua interpretazione nel ruolo della protagonista, così come Greta Gerwig nella categoria dei registi, ma Barbie ha comunque guadagnato la sua candidatura a miglior film. Questa commedia fantasy-musicale sfrutta la scenografia rosa per evidenziare tutto ciò che c’è di sbagliato nel mondo reale. Barbie è sia un intrattenimento di successo che piace al pubblico, sia una toccante riflessione sull’esistenza umana. Come ci piace ripetere, la forza del film sta nel fatto che è adatto sia a chi ama Barbie, sia a chi la odia.
6. Anatomia di una caduta
Anatomia di una caduta è un thriller giallo-legal della regista Justine Triet e ha debuttato al Festival di Cannes nel 2023. Dopo la morte del marito Samuel, la scrittrice di successo Sandra viene arrestata e accusata di omicidio. L’unico testimone è Daniel, il figlio cieco dall’età di 4 anni e Sandra deve affrontare enormi difficoltà per dimostrare la sua presunta innocenza.
Il film di Justine Triet è un avvincente susseguirsi di prove e controprove che ci tengono con il fiato sospeso, ma la regista utilizza la formula del giallo per esplorare le dinamiche di un matrimonio e le intricate vicissitudini familiari. Qui la nostra spiegazione del finale.
