Stranger Things 5 spoiler alert: uno scatto del set potrebbe rivelare un dettaglio inedito
La produzione di Stranger Things 5 è finalmente iniziata. Nonostante i ritardi dovuti allo sciopero del sindacato degli sceneggiatori e degli attori – che ha bloccato per mesi le produzioni a Hollywood – e le numerose incertezze, le riprese della quinta e ultima stagione della serie dei fratelli Duffer hanno preso ufficialmente il via. A rivelarlo è un carousel di scatti condivisi su Instagram da Ross Duffer, il quale potrebbe aver accidentalmente rivelato un importante spoiler sulla trama del granfinale.
Nella foto appare l’attrice Sadie Sink, che in Stranger Things interpreta Max, distesa sul letto affiancata da Lucas, interpretato da CalebMcLaughlin. Dopo aver visto lo scatto, alcuni fan hanno pensato che fosse un modo esplicito del creatore di rivelare che Max fosse viva e fuori pericolo, dopo che il finale della quarta stagione la vedeva in coma a seguito dell’incontro con Vecna. Ma il regista ha messo subito fine alle speranze, rispondendo a un fan nella sezione commenti del post:
E per tua informazione questa è una foto di Sadie non Max. Max è in coma
Nonostante il primo spoiler sia stato invalidato dalle stesse parole del regista, agli osservatori più attenti non è sfuggito un altro dettaglio in merito agli scatti condivisi da Ross Duffer. Su X alcuni fan hanno notato che nella foto con Sadie Sink, Caleb indossa un orologio digitale, e attraverso un ingrandimento dell’immagine è possibile vedere la data: giovedì 2 novembre.
Passando in rassegna il calendario degli anni ’80, si è notato che l’unico anno in cui in il 2 novembre cade di giovedì è il 1989. Gli ultimi episodi della serie Netflix però avevano luogo nel 1986, quindi ciò potrebbe significare che, per Stranger Things 5, i fratelli Duffer abbiano optato un salto temporale, che avrebbe portato l’arco narrativo della stagione finale avanti di treanni.
Nonostante al momento si tratti di sole speculazioni, un balzo temporale in avanti servirebbe a evitare le molte critiche riguardo all’aspetto e all’età degli attori che, visti i lunghi tempi di produzione, è sempre più lontano dalla coerenza narrativa.