Chi Segna Vince: la vera storia dietro il film di Waititi

Chi segna vince è un'incredibile storia, talmente assurda, da essere del tutto vera, o quasi. Scoprite con noi la storia delle Samoa americane.

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Conoscete la vera storia che ha ispirato Chi segna vince?

Chi segna vince (Next Goal Wins) è un film del 2023 diretto da Taika Waititi (regista del commovente Jojo Rabbit, qui la recensione), con nel cast Michael Fassbender, che interpreta l’allenatore olandese Thomas Rongen al quale, nel 2011, viene affidato l’incarico di allenare la nazionale di calcio peggiore del mondo per ranking FIFA: le Samoa Americane.

Distribuito di recente su Disney+, la pellicola racconta la pazzesca impresa di questa nazionale, romanzata dal regista, ma che si basa fedelmente sui reali eventi che porteranno Rogen e la sua squadra a compiere un’impresa pazzesca. Scoprite con noi la storia vera su cui si basa Chi segna vince! Buona lettura.

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Chi Segna Vince: trama

Qualificazioni mondiali 2002: la nazionale delle Samoa Americane perde contro l’Australia con il punteggio di 31-0, segnando il record di peggior sconfitta nella storia del calcio. Nonostante ciò, la federazione samoana conserva il sogno di poter approdare ad un campionato del mondo di calcio. Prima però, bisogna ottenere almeno una vittoria, cosa che le Samoa Americane non hanno mai ottenuto nella loro storia.

La United States Soccer Federation invia ad allenare la disastrosa squadra un uomo ben noto del calcio americano: Thomas Rongen (Michael Fassbender), recentemente sollevato dall’incarico di commissario tecnico della nazionale U-20 statunitense, in seguito al mancato approdo ai mondiali di categoria.

Thomas è un allenatore irascibile e poco empatico, separato dalla moglie e, apparentemente, distante dalla figlia. Accettando di mal grado la proposta, si reca sull’isola samoana. In un clima paradisiaco, Rongen ben presto si interfaccia con una cultura e una realtà ben diversa da quella che si aspettava. I giocatori non sono professionisti, non conoscono le basi di tattica e movimento, hanno poca grinta e poca fiducia nei loro mezzi. Gli allenamenti sono, ai suoi occhi, imbarazzanti.

L’incarico sembra sempre più una causa persa, visto che mancano poche settimane alle partite di qualificazione ai mondiali del 2014.

In Chi segna vince, l’allenatore entra in contrasto con un membro ben voluto da tutto il gruppo: il difensore centrale Jaiyah Saelua che si identifica come fa’afafine, un terzo genere nella cultura samoana spesso definito transgender o non binario. Thomas non riesce, inizialmente, ad accettare la sessualità della ragazza, aumentando il suo poco feeling con il resto della squadra.

Quando ormai sembra sul punto di mollare, Thomas Rongen trova la chiave per far scattare la chimica con la sua squadra, aiutato proprio da Jaiyah. Tra i due nasce un rapporto padre-figlia molto intenso e proficuo, tanto che Thomas consegna alla ragazza la fascia di capitano, diventando una delle figure e storie più interessanti di Chi segna vince.

Quando tutto sembra andare per verso il giusto, arriva il fatidico giorno della prima partita di qualificazione: la partita contro le isole Tonga, largamente più forti delle Samoa Americane. Incredibilmente, la stessa federazione chiederà a Thomas di non vincere la partita. L’allenatore seguirà il suo cuore o getterà tutto il lavoro fatto?

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Chi Segna Vince: considerazioni e storia vera

ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER

Non stiamo parlando di un film memorabile, questo vogliamo metterlo subito in chiaro. Chi segna vince è una gradevole commedia da domenica pomeriggio mentre fuori piove. Tanto che, globalmente, ha incassato “solo” 18milioni di dollari. L’interesse è aumentato in seguito all’uscita in streaming.

Lo stesso Taika Waititi non sembra godere di un periodo prolifico: dopo il grande successo di Jojo Rabbit, sono arrivate grandi critiche per la mancata occasione sfruttata con Thor: Love and Thunder (qui la nostra recensione). Con Chi segna vince non è ancora arrivata la rinascita, ma è comunque un passo avanti.

Colpa, probabilmente, di una comicità che appare molto spesso forzata e ripetitiva, che spezza momenti del film che meriterebbero maggiore spazio di riflessione. Un suo stile, può piacere o può non piacere.

Il cinema ci ha insegnato, inoltre, che certi sport si adattano molto meglio al grande schermo rispetto ad altri. Si hanno bellissimi film sul basket e sulla boxe, per esempio. Vagamente, le trame sono volutamente ripetitive, ma mantengono un’ottima presa sul pubblico. Il calcio, però, non rientra in questa categoria.

Si fa fatica a trovare bei film che parlino dello sport, per ora, più seguito al mondo. Si può pensare a Jimmy Grimble, oppure a Il maledetto United (qui una nostra curiosità sul film), dopo c’è l’oblio. Colpa del poco appeal del calcio nel continente americano rispetto ad altri sport e della poca spettacolarità che, mediamente, offrono alcune partite.

Chi segna vince si concentra poco sull’aspetto prettamente sportivo, quindi tattico e atletico, lasciando più spazio ai risvolti motivazionali e emozionali, la tematica dello spirito di gruppo, il rispetto delle differenze culturali e, non per ultimo, l’inclusione.

Gli eventi narrati nel film sono, grosso modo, fedeli alla realtà. È vero che le Samoa Americane persero 31-0 contro l’Australia, complice il fatto che molti giocatori professionisti non poterono partecipare alla partita per problemi con il passaporto, quindi schierarono giocatori presi dalle giovanili. Molti, dopo quella sconfitta, smisero con il calcio.

Thomas Rongen non era così burbero e scontroso come il personaggio di Fassbender, riuscendo quasi subito a farsi voler bene dai suoi giocatori. La triste scomparsa della figlia era avvenuta molto tempo prima della presa del suo incarico, invece nel film è presentata come molto più recente. In ogni caso, portò davvero le Samoa Americane alla loro prima vittoria nella storia di questo sport, ma non riuscendo a qualificarle per i mondiali del 2014, come scopriamo alla fine di Chi segna vince.

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Foto originale della nazionale di calcio delle Samoa Americane nel 2014, credits: IntoFilm

Personaggio ben costruito e interessantissimo è quello di Jaiyah. La ragazza è il primo giocatore trans della storia a partecipare ad una gara di qualificazione ai mondiali, ora ambasciatrice FIFA e in prima linea per i diritti LGBTQ. Nel film si vede segnare da lei il gol decisivo della vittoria contro Tonga. Fatto non vero, ma comunque giocò titolare quella e tante altre partite con la sua nazionale.

Chi segna vince permettere di conoscere la figura delle fa’afafine, abitanti delle Samoa che sin dalla loro nascita non si identificano con uno specifico genere. Un terzo sesso che, nella cultura samoana, gode di considerazione e rispetto.

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Il vero Thomas Rongen, credits: KLS.com

Un film che racchiude tante altre storie, che ricorda come nello sport esistano ancora le favole, in un mondo sempre penalizzante per i sognatori.

Chi segna vince: il Cast

  • Michael Fassbender: Thomas Rongen
  • Oscar Kightley: Tavita
  • Kaimana: Jayah Saelua
  • David Fane: Ace
  • Rachel House: Ruth
  • Beulah Koale: Daru Taumua
  • Will Arnett: Alex Magnussen
  • Taika Waititi: prete samoano americano
  • Elisabeth Moss: Gail
  • Uli Latukefu: Nicky Salapu
  • Semu Filipo: Rambo
  • Rhys Darby: Rhys Marlin
  • Angus Sampson: Angus Bendleton
  • Luke Hemsworth: Keith
  • Kaitlyn Dever: Nicole

Chi segna vince: il Trailer

Conoscevate la vera storia dietro Chi segna vince? Fatecelo sapere nei commenti!

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