Tanti auguri a Ron Howard, che compie oggi ben 70 anni! Regista che ha alternato grandi opere a clamorosi flop nella sua carriera, ha comunque regalato alla storia del cinema delle storie memorabili. Scoprite con noi la top 5 dei suoi film!
Ron Howard conobbe il successo grazie all’interpretazione del personaggio di Richie Cunningham, nella celebre serie Happy Days. Successivamente, continuando la sua carriera nel mondo del cinema e della tv, ha conosciuto grandi successi di pubblico e riconoscimenti, ma anche grandi critiche e fallimenti.
Una classica vita da regista di Hollywood, come tante altre abbiamo imparato a conoscere, come un equilibrista che cammina su un sottilissimo filo che distingue il successo dal fallimento. Quando si è sbilanciato dalla parte giusta, Ron Howard ha realizzato delle pellicole che, ancora oggi, sono indicate come veri e propri capolavori.
Venite con noi a scoprire i 5 migliori film della carriera del regista originario dell’Oklahoma. Buona lettura!
La top 5 dei film di Ron Howard
5) Heart Of The Sea – Le origini di Moby Dick
Al quinti posto della classifica troviamo Heart Of The Sea , film che Ron Howard gira nel 2015 e con il quale ottiene un discreto successo di pubblico. Merito, sicuramente, di un cast ben assortito composto da: Chris Hemsworth (Owen Chase), Cillian Murphy (Matthew Joy), Tom Holland (Thomas Nickerson), Brendan Gleeson (Thomas Nickerson anziano).
Il film narra, attraverso i ricordi di un anziano marinaio interpretato da Brendan Gleeson, la storia della baleniera Essex, partita dall’isola di Nantucket (Massachusetts) e mai più tornata. Solo il marinaio e pochi altri saranno i superstiti di questa tragedia. Il destinatario di questo racconto è un, allora poco conosciuto, Hermann Melville (qui trovate un nostro articolo interessante), alla ricerca di ispirazione per quello che sarebbe poi diventato il suo capolavoro: Moby Dick.
Ron Howard ci mostra la vera storia che si cela dietro la leggenda della balena bianca, prendendo spunto dal romanzo che dà il titolo al film. Alla disperata ricerca di capodogli dai quali estrarre il grasso per la produzione di olio per lampade, il capitano Owen Chase e la sua ciurma si spingono fino ai confini del Pacifico, alla caccia di prede. Ma sarà un disastro.
Una gigantesca balena bianca gli attacca mentre sono a caccia, affondando la loro nave e continuando a braccargli anche quando saranno sulle scialuppe. Quando cibo e acqua cominceranno a scarseggiare, alcuni ricorreranno al cannibalismo.
Basato su fatti storici realmente accaduti, Heart Of The Sea è un bel ristoro per gli occhi. Ron Howard ricostruisce con cura il clima e le pratiche delle baleniere dei primi vent’anni del 1800, fonte cruciale di reddito e guadagno per la east coast degli Stati Uniti. Colpevole, inoltre, dell’aver portato quasi all’estinzione alcune specie di balene.
Film anche ambientalista, che ricorda come l’uomo non può niente contro la furia della natura e degli elementi, nonostante abbia sempre la presunzione di farlo.
La pellicola affonda le braccia nella storia che si cela dietro la leggenda, illustrandoci come dietro un mito si nasconda quasi sempre un minimo di verità. Sicuramente, un film che merita questa classifica.
4) Il Grinch
Film probabilmente più famoso per meriti dello straordinario Jim Carrey che di Ron Howard, porta comunque a casa una statuetta agli Oscar per Miglior Trucco. Nel corso degli anni, da quel lontano 2000, Il Grinch è diventato un must dei film di preparazione al Natale, mostrandolo sotto un punto di vista di chi, specialmente ai giorni nostri, ha preso sempre più consensi: quelli che si sentono a disagio durante le feste.
Nell’immaginario paese di Chinonsò, i Nonsochì attendono con trepidazione l’arrivo del Natale. Il Grinch, dalla sua tana sulla montagna, brama il modo per rovinare le festività agli abitanti della città. Preso di mira quando era piccolo, per colpa del suo aspetto grottesco, la creatura ha dimenticato come si ama. Infastidito dal clima di festa e dallo spirito ipocrita del Natale, compirà ogni dispetto possibile. Solo una bambina, la piccola Cindy Lou, riuscirà a fargli ribattere il cuore.
Stroncato dalla critica perché considerato troppo cupo, il film di Ron Howard è stato rivalutato con il tempo, perché portatore di messaggi universali di inclusione e spirito caritatevole: l’odio del Grinch per il Natale simboleggia la lotta allo spirito ipocrita di chi si rende conto delle difficoltà dei prossimi solo una volta all’anno, trascinato dallo spirito natalizio.
La pellicola, nonostante il trascorrere del tempo, resta molto attuale e di tendenza, considerata tra i film natalizi per eccellenza insieme a Mamma ho perso l’aereo. Uno di quei film che non invecchiano, grazie alle straordinaria performance mimica di Jim Carrey, alla trama avvincente e scorrevole, all’ambientazione fantastica e alle gag comiche. Quarto posto per questo film di Ron Howard.
3) Rush
Al gradino più basso del podio inseriamo Rush, film del 2013 che racconta la grande rivalità tra i piloti di Formula 1James Hunt (Chris Hemsworth) e Niki Lauda (Daniel Brühl), con nel cast anche Olivia Wilde (Suzy Miller), compagna di Hunt, ed il nostro Pierfrancesco Favino (Clay Regazzoni).
Ron Howard racconta la storia di due piloti, così talentuosi e così diversi tra loro: Hunt è interessato al successo e alle donne, spaccone e molto istintivo in pista; Lauda è un perfezionista, ossessionato dal migliorarsi continuamente e dimostrare tutta la sua forza. Dandosi battaglia sin dalle serie minori, i due approdano in Formula 1 in diverse scuderie: Hunt in McLaren e poi Woking, Lauda in Ferrari.
Tra duelli a tutta velocità, tiri mancini e screzi vari, i due si danno battaglia su ogni circuito. Durante il Gran Premio di Germania del 1976, sul circuito del Nürburgring Nordschleife, Lauda ha un tremendo incidente, dove rischia di perdere la vita. Salvo per miracolo e costretto a cure dolorossime, Lauda vede il suo rivale Hunt che approfitta della sua assenza per accorciare in classifica piloti.
Tornato in pista sorprendentemente in anticipo, Laura proverà a difendere il suo titolo mondiale da Hunt nel Gran Premio del Giappone.
Una delle rivalità sportive più accese del XX secolo, quella messa in scena da Ron Howard; alla pari di rivalità come Borg e McEnroe, Messi e Ronaldo, Bird e Magic Johnson. Storie di grandi atleti che hanno appassionato milioni di spettatori e tifosi, anche al termine delle loro carriere. Il film Rush ha ottenuto grandi consensi di pubblico e critica, anche grazie alla minuziosa ricostruzione dell’incidente del Nürburgring, dove Howard non ha fatto uso di immagini reali, preferendo ricreare l’impatto. Cosa che aggiunge molto realismo e spettacolarità alla storia.
2) Cinderella Man – Una ragione per lottare
Nel 2005 questa pellicola ottiene un enorme successo di pubblico e critica, ma scarsi introiti, soprattutto al botteghino nord-americano. Resta, in ogni caso, uno dei migliori film di Ron Howard.
In una New York anni ’30, Jim Braddock (Russell Crowe) è un immigrato irlandese con un grande talento come pugile. Costretto al ritiro per un infortunio, svolge diversi lavori pesanti per mantenere moglie (Renè Zellweger) e i figli, in un America devastata dalla Grande Depressione. Nel casta, anche Paul Giamatti, nei panni dell’allenatore di Braddock, Joe Gould.
Tornato alla ribalta dopo aver sconfitto il numero due al mondo della sua categoria, diventa ben presto l’idolo dei fans e simbolo del sogno americano, dove tutto è possibile. Una sorta di Cinderella (Cenerentola), appunto. Si palesa la possibilità di entrare nella leggenda affrontando il numero uno al mondo, il temuto Max Baer, che ha erroneamente ucciso sul ring i suoi ultimi due avversari.
Interpretata come una favola in chiave moderna, Cinderella Man di Ron Howard incarna i sogni e le speranze di una generazione che, a cavallo tra le due guerre, ha conosciuto i dolori e la fame di una delle più grandi crisi economiche della storia. Rispolverando un genere di grande impatto sul pubblico, quello della boxe, il regista plasma un Russell Crowe che crea empatia con il pubblico grazie al suo spirito di sacrificio, alla dedizione alla famiglia e alla voglia di non mollare davanti alle difficoltà. Un gran bel film.
1) A Beautiful Mind
Siamo giunti, in fine, al primo posto di questa speciale classifica dedicata ai film di Ron Howard. Come era prevedibile, la medaglia d’oro appartiene a A Beautiful Mind, biopic del 2001 sul matematico e premio Nobel John Nash, interpretato ancora da Russel Crowe, con nel cast una meravigliosa Jennifer Connelly, nei panni della moglie di Nash.
Il talentuoso studente John Nash, entrato all’Università di Princeton, elabora una tesi di dottorato rivoluzionaria: rielabora la teoria dei giochi. Unico suo amico ai tempi dell’università è lo studente e compagno di stanza Charles Herman. Terminati gli studi ben presto inizia la sua carriera universitaria, collaborando anche con il Pentagono per decifrare alcuni messaggi crittografati delle spie russe, in pieno periodo di Guerra Fredda.
Avvicinato da William Parcher, agente segreto del Dipartimento della Difesa, John acconsente a decifrare presunti messaggi in codice che si suppone i Russi inviino tra di loro sugli articoli dei giornali. Intanto conosce e inizia una relazione con la sua studentessa Alicia Larde (Jennifer Connelly), che poi sposerà.
Braccato dalle spie russe, Nash diventa paranoico e sospettoso, finché non viene catturato dai suoi inseguitori. Incredibilmente non si tratta di spie, ma di un dottore neuropsichiatra che mostra a John la verità: molte persone che lui crede reali, in realtà, sono frutto della sua immaginazione.
Costretto a combattere contro i demoni della sua mente, al matematico viene diagnosticata una grave forma di schizofrenia di tipo paranoide. Giunto ad un bivio per la sua vita e la sua carriera, John Nash lotterà contro le illusioni prodotte dalla sua mente grazie alla sua intelligenza e all’amore di sua moglie.
Ron Howard supera se stesso in questo capolavoro: un viaggio nella mente di uno degli uomini più influenti della storia, dove tutto sembra reale e contemporaneamente non lo è. Nella realtà John Nash non ha mai avuto visioni di persone non esistenti ma, nonostante ciò, il regista, grazie a questo stratagemma, cala lo spettatore nella visione soggettiva del protagonista, facendo provare il suo estremo disagio e sofferenza, in una perenne lotta contro la propria psiche.
Una commovente storia d’amore, che mette in luce l’eterna lotta tra mente e cuore, dimostrando come nessuno dei due prevale sull’altro ma necessitano di convivere. Il film di Ron Howard porterà a casa quattro statuette, tra cui Miglior Film e Miglior Regia, affermandosi come uno dei film più celebri della storia del cinema. Primo posto obbligatorio.
Siete d’accordo su questa classifica dei migliori cinque film di Ron Howard? Fatecelo sapere nei commenti!