Il co-regista di No Other Land ha ricevuto minacce di morte dopo aver chiesto un cessate il fuoco a Gaza
YuvalAbraham, co-regista di “No Other Land“, ha rivelato di aver ricevuto minacce di morte dopo aver richiesto un cessate il fuoco a Gaza durante la cerimonia di chiusura della Berlinale 2024.
Ha evidenziato le differenze nelle esperienze tra lui e il co-regista Basel Adra, sottolineando che, nonostante vivano a breve distanza l’uno dall’altro, le loro realtà politiche variano notevolmente a causa delle loro etnie: Abraham è israeliano, mentre Adra è palestinese e vive sotto occupazione militare in Cisgiordania.
“Siamo di fronte a voi. Adesso abbiamo la stessa età. Io sono israeliano, Basel è palestinese. E tra due giorni torneremo in una terra dove non siamo uguali – ha detto Abraham sul palco della Berlinale mentre ritirava il premio per il miglior documentario insieme ad Adra – “Sono soggetto alla legge civile; Basel è soggetto alla legge militare. Viviamo a 30 minuti l’uno dall’altro, ma io ho diritto di voto. Basel non ha diritto di voto. Sono libero di spostarmi dove voglio in questa terra. Basel, come milioni di palestinesi, è bloccato nella Cisgiordania occupata. Questa situazione di apartheid tra di noi, questa disuguaglianza, deve finire.”
Abraham ha successivamente twittato il video della Berlinale, scrivendo:
Il nostro film ‘No Other Land’ sull’espulsione brutale di Masafer Yatta occupata ha vinto il premio come miglior documentario alla Berlinale. Il canale 11 di Israele ha trasmesso questo segmento di 30 secondi del mio discorso, chiamandolo follemente ‘antisemita’ – e ho ricevuto minacce di morte da allora. Sostengo ogni singola parola.”.
“No Other Land” segue l’attivista palestinese Adra, anche co-direttore, mentre combatte contro l’occupazione israeliana della sua città, Masafer Yatta. Il co-regista Abraham, anch’egli soggetto del documentario, è un giornalista israeliano che si unisce ad Adra nel documentare la distruzione della comunità palestinese mentre soldati distruggono le case civili.
Durante la cerimonia, Adra ha definito il conflitto Israele-Palestina un “massacro” (secondo Deadline) e ha denunciato le vendite di armi tedesche ad Israele.