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A cura di Francesco Mirabella
Parliamo dei candidati a miglior anime dell'anno candidati ai Crunchyroll Anime Awards
Siamo arrivati all’ottava edizione dei Crunchyroll anime awards, noti anche come The Anime Awards, premi che l’omonimo servizio di streaming conferisce ai migliori anni dell’anno prima. Vengono nominati solo quegli anime trasmessi, per intero o in parte, tra Ottobre 2022 e Settembre 2023. Questo è il motivo per cui non è presente Frieren:oltre la fine del Viaggio, che altrimenti avrebbe, molto probabilmente, dominato ogni categoria in cui si trova. Ci concentreremo sul premio più importante: l’anime dell’anno. L’ottava edizione di questo premio è la prima in cui non sono presenti anime original, ma solo adattamenti animati di originali cartacei. Vediamo i candidati
Adattamento di uno Yonkoma (manga a quattro pannelli verticali), Bocchi The Rock è la storia di Hitori “Bocchi” Gotō , una studentessa delle superiori incredibilmente timida e ansiosa, afflitta da Fobia sociale. E’ anche una eccellente chitarrista, ed ha un buon successo su internet dietro l’anonimato della sua identità di “guitarhero”. Un giorno, per strada con la sua chitarra (che si porta dietro nel tentativo di attirare l’attenzione e iniziare una conversazione) incontra Kijika, la batterista della Kessoku band, un gruppo tutto femminile alla disperata ricerca di una chitarrista…
L’anime è molto più profondo di quanto la sua premessa possa fare immaginare. Gli elementi comici vanno sempre a segno, la musica è ottima, e l’anime sfrutta al massimo le potenzialità del medium con cambi nello stile d’animazione che accompagnano gli stati d’animo di Bocchi per farci sentire quello che lei sente.
Ma la musica e la commedia fanno da contorno a quella che è una storia introspettiva, di crescita, del dolore di Bocchi che desidera socializzare ma che allo stesso tempo è terrorizzata dall’idea. L’anime è decisamente superiore al manga di origine, sfruttando ogni punto di forza del formato per elevarne storia e temi.
Chainsaw Man è ambientato in un mondo invaso da Demoni che nascono dalle paure umane e, più queste sono radicate, maggiore è il potere dei demoni stessi. Un demone può vivere all’interno di un essere umano, stringendo con un contratto con lui e condividendo parte del suo potere con lui. Il protagonista è Denji, un ragazzo che si è fuso con un Pochita, un demone amichevole e praticamente un cagnolino, ed ha acquisito l’abilità di trasformare parti di sé in motoseghe.
Il manga è assurdo, bizzarro, grottesco, unico. Una storia che ha immediatamente trovato successo, diventando subito tra le preferite dei lettori. La difficoltà stava nel trasmettere lo stile di Fujimoto, nel farlo passare dalla carta all’animato.
Missione compiuta. Chainsaw Man sfrutta con sapienza le potenzialità del digitale nelle scene d’azione, riportando fedelmente il ritmo frenetico e incredibilmente violento del manga nell’anime. Aggiungiamo all’animazione personaggi indimenticabili e una storia che non diventa mai banale, e il gioco è fatto.
Cosa si può dire di Demon Slayer che non si sia già detto? La storia di Tanjiro ha conquistato l’occidente dal suo esordio cartaceo, ed è poi definitivamente esplosa con l’anime. Una narrazione che fa della semplicità la sua forza, diretta, intrigante e parte di un mondo ben delineato popolato da personaggi unici.
L’anime segue lo stile del manga, mantenendo un look semplice ma non banale, per poi mettere il turbo nelle scene d’azione, eleganti, spettacolari. Nonostante il manga sia già concluso, Demon Slayer non perde trazione. Una storia che, magari, non “reinventa la ruota” ma che sfrutta al massimo ogni potenziale.
Quanto detto di Demon Slayer può ripetersi verbatim per Jujutsu Kaisen, eppure le somiglianze finiscono lì. Jujutsu Kaisen è un urban dark fantasy a tinte horror. Anche qui abbiamo demoni, sterminatori di demoni, e aggiungiamo al contesto la classica “Academy of Adventure” un popolarissimo topos. Sulla carta, non è niente di nuovo.
Basti guardare questa lista: 3 candidati su 6 hanno a che fare con gusti diversi di demoni e chi li stermina. La differenza è che, poco per volta, Jujutsu Kaisen si distacca dai topoi e dai cliché per prendere vita propria. La storia è ambientata in un mondo costruito ad arte e realistico, i personaggi hanno tutti una loro personalità ben definita che li rende immediatamente identificabili.
Jujutsu Kaisen è un lavoro esperto, che si incontra consapevolmente con i cliché e gli archetipi del genere per stravolgerli e superarli e, nel farlo, va oltre i “limiti” dello shonen, aprendosi così a una fascia di pubblico ancora più grande.
Scritto dall’autore di Kaguya-sama, Oshi no Ko è un mistery drama con un background sovrannaturale che serve più che altro a dare il via alla storia, che altrimenti rimane ben ancorata alla realtà. Fin troppo ben ancorata.
Oshi no Ko ci porta dietro le quinte del mondo dello spettacolo attraverso gli occhi dei gemelli Ruby e Aqua, mostrandoci un ritratto fin troppo realistico e poco lusinghiero del dietro le quinte, degli abusi, dei giochi di potere e delle sofferenze nascoste appena un passo dietro i riflettori. Il tutto però senza voler puntare il dito, fare predicozzi o limitarsi ad essere un’opera di denuncia. I personaggi sono sempre il cuore di una narrazione mai pesante, mai stanca. Un anime assolutamente da vedere che si apre con quella che forse è la sigla migliore del 2023.
Se la prima stagione di Vinland Saga era dinamica, questa si concentra sull’introspezione. Lasciamo i campi di battaglia della prima stagione in favore dei personaggi, delle loro emozioni, ambizioni e paure. Il tono della storia è completamente diverso, ma si può obiettare che la profondità delle vicende ed il realismo della storia compensano abbondantemente la mancanza di azione.
Forse il non dover concentrarsi sulle scene d’azione ha aiutato lo studio MAPPA, che ha potuto dedicarsi ai dettagli, con una resa accurata delle emozioni sui volti e un impeccabile comparto tecnico. L’elemento chiave che accomuna questi anime così diversi è la profondità dei personaggi. La migliore trama, d’altra parte, non funziona se i personaggi non sono interessanti. O meglio, umani.
Troviamo in questa selezione personaggi che rappresentano l’umanità in tutte le sue sfumature, nel bene e nel male.
Che ne pensate?
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