I flop dei film Marvel è tutta colpa dei fan sessisti?
La Marvel sta attraversando un periodo di successi ma anche di grandi flop al botteghino: basta citare alcuni titoli che sono finiti nel dimenticatoio dei fan dei supereroi come il recente "The Marvels".
Un dirigente della Marvel difende l’empowerment femminile dei film MCU dai fan sessisti
La Marvel sta attraversando un periodo di successi ma anche di grandi flop al botteghino: basta citare alcuni titoli che sono finiti nel dimenticatoio dei fan dei supereroi come il recente “The Marvels”, che non è neanche riuscito a ricoprire con gli incassi in sala i costi di produzione del film. C’è a quanto pare una ragione dietro questo calo del MCU che aveva offerto titoli di grandissimo successo al botteghino.
Secondo infatti un dirigente della Marvel, le critiche del pubblico a film come “The Marvels”, “Captain Marvel”, sono attribuibili al fatto che siano giudicati “politicamente corretti”, e che questo aspetto pregiudichi di fatto la qualità dei stessi. Lo stesso dirigente si è espresso chiaramente su questo aspetto: “Film più attraenti sono un ottimo modo per superare le questioni politiche. Ma sempre di più, il nostro pubblico identifica il messaggio percepito in un film come un problema di qualità”. .
Sembra che, ultimamente, la decisione del MCU sia quella di dare maggior risalto a protagoniste femminili, alle supereroine, puntando su attrici del calibro di Brie Larson per interpretare Captain Marvel o Scarlett Johansson per vestire i panni di Natasha Romanoff, alias Vedova Nera. Una politica societaria che è stata usata sempre dalla Disney per il proseguimento della saga di Star Wars, con Daisy Ridley ad essere la Jedi protagonista della nuova trilogia.
Questo si è tradotto con le critiche del pubblico che puntano il dito contro il “politicamente corretto” delle case di produzione. Il dirigente del MCU ha voluto rispondere in merito dichiarando un “sessismo” latente in una certa fetta di pubblico. Ha poi aggiunto in merito: “Non diranno che trovano sgradevole l’empowerment femminile in The Marvels o Star Wars, ma diranno che non gli piacciono quei film perché sono ‘cattivi'”.
Egli ha ulteriormente voluto chiarire la questione, facendo leva sul pregiudizio che il pubblico ha di fronte a queste scelte delle società cinematografiche: “Quindi ‘fare film migliori’ diventa un codice per ‘fare film che siano conformi a stereotipi di genere regressivi o che mettano gli uomini al centro della narrazione.’”.