Sebbene non sia ancora possibile affermare di esserci lasciati la stagione Winter 2024 alle spalle, è però più che possibile tirare le somme degli anime trasmessi (qui i più attesi della primavera). E, com’è inevitabile su 50 anime, alcuni di questi sono stati deludenti. Prodotti che avevano un potenziale, ma che non hanno avuto la capacità di sfruttarlo fino in fondo. E poi ci sono quelli che sono semplicemente terribili.
Chained Soldier
Mato Seihei no Slave(Lo schiavo delle truppe d’élite della capitale magica), pubblicato in Italia come Demon Slave è ambientato in un Giappone alternativo, in cui si sono aperti portali da un’altra dimensione. E cosa esce da questi portali? Mostri ovviamente. Per fortuna dentro questi portali è possibile trovare dei preziosi frutti “Momo” che conferiscono alle donne che li mangiano superpoteri per combattere i mostri, gli “Shuki”.
Il protagonista, Yuki, finisce per caso in uno di questi portali e viene salvato dal comandante della settima divisione, Kyoka Uzen, che ha il potere di rendere schiavi gli Shuki e farli combattere per sé. Tuttavia, messa con le spalle al muro e senza altra opzione, chiede a Yuki di diventare suo schiavo e lui acconsente, trasformandosi in Shuki ed entrando quindi nella Settima Divisione. Scoprirà di aver acquisito la capacità di trasformarsi, con poteri e aspetto che cambiano a seconda di chi lo comanda.
Ma usare i suoi poteri ha un prezzo: chi lo comanda DEVE dargli una ricompensa adeguata ai suoi desideri…
Un fantasy/azione ecchi che, nella più generosa delle valutazioni, non ha granché di originale nella storia e che mira ad intrattenere quasi più con le “ricompense” che con la storia in sé, che a volte sembra ridursi quasi ad una scusa per passare da un fetish all’altro. Tuttavia, il manga può contare su scene d’azione che fanno uso intelligente dei diversi poteri dei personaggi, creando scontri in grado di intrattenere.
Nell’anime tutto ciò si perde. Le scene d’azione sono banali e il CGI è usato in maniera cacofonica, che riesce a dar fastidio anche quando l’effetto non immediatamente evidente. In pratica abbiamo una storia poco originale, azione poco avvincente, visual mediocri e, onestamente, a questo punto meglio orientarsi sugli hentai se proprio ci si vuole titillare. Quest’anime è una delusione perché, per tutte le sue debolezze, avrebbe potuto funzionare se avesse colto la filosofia di Highschool DxD. Non è l’anime più brutto della stagione, forse neanche nella top 5. Ma è quello che delude perché avrebbe potuto fare di più.
My Instant Death Ability Is So Overpowered, No One in This Other World Stands a Chance Against Me!
Chi ha una generale conoscenza degli anime sa che un titolo lungo vuol dire una cosa: isekai. Ora, diamo atto che parlare male degli Isekai è l’equivalente critico di fare tiro al bersaglio su un’anatra imbalsamata. C’è un motivo se ormai a far notizia sono gli Isekai di qualità. E questo, sicuramente, non lo è.
Questo riesce a mettere insieme tutti i cliché del genere, con l’aggressività di una parodia senza la benché minima consapevolezza della propria pochezza. I personaggi sono privi di spessore e personalità, afflitti da un design anonimo che li rende disperatamente dimenticabili. La storia è un power fantasy che più power non si può: tutto quello che il protagonista deve fare è pensare al nemico e desiderare di ucciderlo. Senza caveat.
Dal brigante al semidio, gli basta desiderare la morte del nemico perché succeda. L’unico spunto vagamente interessante sono, paradossalmente, i tentativi dei nemici di aggirare il suo potere. Ma qui c’è il problema: sono destinati al fallimento. Si può obiettare che è ovvio che il protagonista vinca, ma qui manca l’elemento essenziale: la tensione. Sappiamo che il protagonista vincerà, ma non sappiamo come. Come aggirerà l’ostacolo? Come supererà un avversario che gli è superiore?
La stessa cosa, semplicemente, non può funzionare dal punto di vista del nemico. Protagonista insopportabile, trama inesistente, personaggi con lo spessore del foglio su cui sono stati disegnati.
Delusional Monthly Magazine
Quando l’obiettivo del protagonista è fare il mantenuto, e questo obiettivo ci viene detto nel primo episodio con una delle soluzioni narrative più pigre che si possa immaginare, capiamo già che qualcosa non va. Delusional Monthly Magazine segue gli editor di una rivista sul soprannaturale, dotati di poteri sovrannaturali, che vanno in giro a cercare misteri che potrebbero essere soprannaturali. Nella prima puntata si unisce a loro un personaggio che dovrebbe essere uno scienziato, che parla di Atlantide sotto altro nome. Il protagonista pigro viene colpito in testa dal macguffin e diventa un furry-bait.
Il recap sembra poco curato? Sappiate che ci è stato messo tanto impegno quanto i produttori di questa serie hanno messo nell’anime. Non c’è niente che funziona. La comicità fisica è perlopiù innaturale, i personaggi sembrano creati da un’IA, il principio “show don’t tell” fa la tragica fine di Vecchio Giallo. L’azione è banale, il design anonimo, l’animazione mediocre.
Ma la vera tragedia è che non riesce neanche a raggiungere quel livello di orrore da meritare di essere visto.
Questi sono, a nostro parere, due dei peggiori anime della stagione ed uno che è una profonda delusione.