Il prossimo 6 marzo su Netflix arriverà Supersex, nuova serie creata da Francesca Manieri e diretta da Matteo Rovere e liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi, il celeberrimo Re del Porno nostrano, che sarà interpretato da Alessandro Borghi (qui il trailer). Con lui, nel cast, Jasmine Trinca e Adriano Giannini. L’attore protagonista ha recentemente parlato con la rivista 7 del Corriere della Sera dove ha raccontato la sua emozione nel vedere lo show.
Ho pianto per giorni dopo averla vista – dice Rocco Siffredi. Inizialmente non riuscivo a riconoscermi negli attori poi però ho rivissuto l’infanzia e la morte di un mio fratello. Ho rivisto mia madre, gli amici d’infanzia. Bellissimo, ma vedere scorrere la propria vita in poche ore sul divano con moglie e figli è anche surreale.
La mia famiglia era curiosa di vedere se tutto corrispondeva ai miei racconti. Rosa sapeva da che situazione vengo, dei guai in cui mi sono infilato da ragazzino per aiutare la famiglia, e la realtà è stata anche più sofferta di quanto appare nella serie. I miei figli non immaginavano una vita così diversa rispetto alla loro, ovattata e protetta
Il pornoattore confida di essere ancora legato a Ortona, la sua città natale.
Ho avuto un legame quasi morboso e ancora oggi è come se non mi fossi mai staccato dall’Abruzzo. Vivo a Budapest ma non conosco nessuno a parte tre o quattro persone con cui lavoro. E pure i vecchi amici che ho invitato a trovarmi erano a disagio. Anche se parlo in dialetto ortonese, jamm’ assettate, vedono solo Siffredi.
Andando avanti Rocco Siffredi ha anche parlato del suo addio alla città abruzzese che lui deve alla sua voglia di rivalsa e al suo pensiero fisso: il «diavolo» sessuale.
Ma anche per fare qualcosa per mia madre, che ho visto sorridere così raramente. E per mio padre, che faticava a tirare a fine mese. Diventare famoso è stata una fortuna, ma non mi sono mai davvero allontanato. Volevo farlo con tutte le bellissime donne che incontri in questo mondo. Avrei pure pagato, invece hanno pagato me. In giro per il mondo mi dicono che si vede che lo faccio per piacere e passione. Il complimento più bello è stato sentirmi dire: “Grazie a te non mi sento più strano, perché ti vedo fare con naturalezza cose che credevo perverse e sbagliate”
Che ne pensate?
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