Valentina Nappi è appena arrivata su Amazon Prime Video con Pensati Sexy,commedia che la vede accanto a Diana Del Bufalo (qui la nostra recensione). Per l’occasione si è seduta a chiacchiera con Radio Deejaydove ha parlato del suo ruolo nel film dicendo:
Io sostanzialmente non esisto: sono una visione di Maddalena, la protagonista (Diana Del Bufalo). Sono una sorta di grillo parlante, anzi, più una sua amica immaginaria. Nella vita reale non direi mai a qualcuno “fai sesso invece di andare da uno psicologo” come faccio nel film, assolutamente no. Ma tante cose che facciamo, le facciamo perché siamo sessualmente depressi
Andando avanti Valentina Nappi ha parlato della sua esperienza come porno attrice e di come questa figura sia vista nella società:
Per me far porno è stato ed è un modo per esplorare la mia sessualità e il mondo, per cercare di cambiare l’approccio irrazionale che abbiamo verso il sesso. Non capivo perché tutte le donne della mia famiglia fossero ossessionate dalla mia “purezza”. Però poi parlavano continuamente di sesso, tutto il tempo. Erano casalinghe represse che non facevano altro che parlare di sesso. Io non capivo neanche l’odio che percepivo in classe quando dicevo di aver visto un porno. Non ho fatto del male a nessuno, qual è il problema? Stavo studiando fashion design, poi ho capito che la moda non mi interessava davvero
C’è quest’idea che se fai film hard non sei un’attrice, invece è assolutamente più difficile far porno che fare l’attore normale. Un bravo attore porno, se ci si mette, può fare qualsiasi cosa. Perché eccitarsi a comando non è una cosa facile, soprattutto credo per gli uomini. Il dover amare qualcuno a comando per due o tre ore, che però magari in realtà ti sta sul ca**o, non è una cosa semplice. Infatti la maggior parte degli attori mainstream si rifiutano di fare scene di sesso.
La Nappi ha infine parlato di cosa significa, per lei, sentirsi sexy.
Parte tutto da quel punto, l’autostima. Nel momento in cui tu accetti chi sei, diventi più realista. Inizi a dire: “Ok, io ho questi limiti e li accetto, magari ci gioco, ma ho anche queste qualità e le voglio valorizzare”. Giocare con la propria mente e con il corpo è quello che poi ci rende sexy. L’idea che il corpo bello e sexy possa essere solo di un certo tipo è sbagliata.