Ferragni tracolla su Instagram: oltre 400k followers persi

Secondo i dati raccolti da Crowdtangle, Chiara Ferragni ha perso 400 mila followers in soli 2 mesi

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Credits: Instagra/Chiara Ferragni
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Continua la bagarre scatenatasi a seguito del caso Ferragni-Balocco.  Come saprete, nelle ultime ore l’influencer è stata indagata per truffa aggravata dalla minorata difesa [Una formula tecnica che considera il consumatore che ha acquistato il pandoro in una posizione di “minore difesa” NDR] insieme Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato della società che produce il pandoro incriminato (qui tutti i dettagli). La vicenda ha avuto inizio lo scorso 15 dicembre e dal quel momento l’influencer più seguita d’Italia ha subito un autentico tracollo su Instagram.

Secondo i dati raccolti da Crowdtangle e riportati da Repubblica infatti, Chiara Ferragni ha perso 400 mila followers in soli 2 mesi. All’inizio dello scandalo infatti aveva 29,6 milioni di persone che la seguivano. Numero che è sceso a 29,2. Non bene neanche il marito Fedez che dall’inizio di questa storia ha perso 172mila followers.

Da notare come anche la sorella di Chiara, Valentina Ferragni, abbia subito conseguenze da questa vicenda perdendo oltre 32 mila followers.

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Oltre a questi freddi numeri, l’influencer nell’ultimo periodo sta affrontando anche una crisi relativa alla fuga di molti sponsor che sono con lei da anni. L’ultima in ordine cronologico a farlo è stata Pigna che ha deciso di interrompere la sua collaborazione con la Ferragni. Tuttavia Fenice, la società licenziante dei marchi dell’imprenditrice ha pubblicato un comunicato stampa con cui “contesta la violazione da parte di Pigna del contratto in essere e la legittimità della unilaterale interruzione dei rapporti commerciali da parte di PIGNA”

L’illegittimità – si legge nel comunicato – della decisione di Pigna è stata aggravata dalla scelta dell’azienda di comunicare al pubblico, prima ancora che a Fenice, la cessazione del rapporto di partnership; una scelta evidentemente strumentale e contraria al dovere di buona fede nell’esecuzione del contratto.  In questo contesto, Fenice si riserva di agire nelle sedi più opportune a tutela dei propri interessi.

Inoltre, Fenice ritiene strumentale il riferimento al codice etico anche in considerazione di una dichiarazione resa ai media in data 23 dicembre 2023 dall’Amministratore Delegato di PIGNA, che aveva definito la collaborazione ‘proficua e soddisfacente’. Fenice comunica inoltre che analoghe iniziative di tutela verranno prese nei confronti dei soggetti che abbiano messo in atto comportamenti in violazione dei contratti di collaborazione in essere e pertanto degli interessi di Fenice

Che ne pensate?

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