Le reazioni alle anteprime oltreoceano di Madame Web sono state tutt’altro che entusiastiche; perfettamente coerenti con l’attuale periodo storico che mostra in modo inequivocabile come un certo genere abbia raggiunto il punto di saturazione da anni ed anche della necessità, esplicitata dal pubblico con gli scarsi introiti al botteghino, di effettuare cambiamenti radicali per quanto riguarda messa in scena e scrittura.
All’uscita dell’anteprima non possiamo, con una certa dose di amarezza e dispiacere, che la crisi del genere non solo è palese ma che le cose sono perfino peggiorate in casa Sony, palesemente in difficoltà nel guidare verso la giusta direzione e coerenza lo Spider-Man Universe(SSU).
Madame Web, il cast
Dakota Johnson: Cassandra Web
Sydney Sweeney: Julia Carpenter
Isabela Merced: Anya Corazon
Celeste O’Connor: Mattie Franklin
Adam Scott: Ben Parker
Emma Roberts: Mary Parker
Ezekiel Sims: Tahar Rahim
Madame Web, il trailer
Madame Web, la trama
La vicenda si svolge nella città di New York ed ha come protagonista Cassandra Web(Dakota Johnson), un paramedico della città di New York, in compagnia del collega Ben Parker(Adam Scott). Dopo essere quasi morta in servizio, Cassandra inizia ad avere strane visioni sul futuro che sta per accadere. La particolarità di queste premonizioni consiste nel fatto che avvengono sempre in tempo perchè la protagonista possa intervenire attivamente per impedirne la concretizzazione tragica.
Tale potere permetterà a Cassandra di confrontarsi con i dolori del proprio passato e di poter scongiurare l’eliminazione di tre adolescenti, interpretate da Sydney Sweeney(Julia Carpenter), Isabela Merced(Anya Corazon) e Celeste O’Connor(Mattie Franklin), da parte di Ezekiel Sims(Tahar Rahim).
Madame Web, la recensione
Sviluppato nel 2019, Madame Web è stato pensato come estensione dell’universo di Spider-Man di Marvel e Sony: una decisione in primis commerciale, poi creativa, derivata dal successo a sorpresa di Venom e Into the Spider-Verse nel 2018. Il progetto si è segnalato anche per aver completamente stravolto la base cartacea da cui il personaggio è tratto.
Mentre nella sua forma originale, Madame Web era un’anziana e cieca su sedia a rotelle con straordinari poteri psichici, nota nei fumetti per aver aiutato Spider-Man, qui abbiamo una giovane paramedica che non sa neanche chi sia Spider-Man e neanche ne cita la futura ascesa. Scelta narrativa abbastanza discutibile da cui deriva anche una scontata, e per questo anche fastidiosa, confusione nello spettatore.
Con una sceneggiatura scritta da quattro persone, tra cui la stessa regista S.J.Clarkson, vi è il vano tentativo di proporre Madame Web come un thriller ricco di suspense, sullo stile adottato da Sam Raimi in Dottor Strange nel Multiverso della Follia(delineando perfino un’aurea da slasher nella sequenze girate nel bosco e in una tavola calda e perfino con una citazione cinefila, nel mostrare le tre adolescenti guardare Scream 2). Peccato che tale intenzione, alla fine, fa più male che bene al film.
Non solo per la totale assenza di inquietudine e brividi nella sceneggiatura ma soprattutto per come vengono sfruttati le doti psichiche della protagonista. Le premonizioni sono bizzarre, come i flash di Final Destination, ma i continui rifacimenti stile Ricomincio da Capo di Cassie rendono le situazioni notevolmente prevedibili, annullando la suspense. La perfomance di Dakota Johnson è sufficiente ma decisamente dimenticabile.
Ad azzoppare ulteriormente il film vi sono anche i pessimi effetti speciali, quasi televisivi, le sequenze d’azione non coinvolgenti(se non per qualche scena di guida), dialoghi poco divertenti che portano i personaggi ad essere totalmente insipidi. Le “vittime” dello script sono soprattutto le tre adolescenti(un pochino meglio Sydney Sweeney, ma nulla a che vedere con l’ottima performance, specialmente in chiave comica, sfoggiata in Tutti tranne te) ma soprattutto Ezekiel Sims, che vorrebbe ricalcare il Goblin degli Spiderman di Raimi. Vorrebbe.
Persino i momenti per fare pubblicità indiretta ad alcuni prodotti risultano sbagliati(le pubblicità della Pepsi che appaiono in momenti drammatici chiave, tra cui un’intera scena finale che coinvolge l’insegna della Pepsi-Cola nel Queens).
In conclusione, vi è ben poco da salvare in Madame Web, ovvero una pellicola che vuole essere contemporanea ed impegnata nel mostrare un antagonista che cerca di impedire a tre giovani donne di esprimere il loro massimo potenziale, rendendo il personaggio di Ezekiel Sims una personificazione del patriarcato, ma che usa formule narrative fuori tempo massimo, incapaci di rappresentare il pubblico di oggi e quello di vent’anni fa. Una vera occasione persa. L’ennesima.
Al di là della nostra opinione, vi invitiamo di andare al cinema, di farvi una vostra opinione e di dirci la vostra, nella speranza che vi piaccia.