Se il Signore degli Anelli fosse stato girato negli anni ’80

La trilogia de Il Signore degli Anelli rivisitata in chiave anni '80 è la cosa più divertente che vedrai oggi, grazie a una nuova serie di immagini generate dall'intelligenza artificiale.

Il Signore degli Anelli
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La trilogia del Signore degli Anelli rivisitata in chiave anni ’80 è la cosa più divertente che vedrai oggi, grazie a una nuova serie di immagini generate dall’intelligenza artificiale. Ispirandosi ai romanzi fantasy di JRR Tolkien, Peter Jackson ha portato in vita il mondo della Terra di Mezzo per la prima volta nel 2001, raccontando l’epica storia di Frodo (Elijah Wood) determinato a distruggere l’Unico Anello tra le fiamme del Monte Fato. Il cast della trilogia comprende una serie di attori che da allora sono diventati sinonimo dei loro ruoli, tra cui Ian McKellen nei panni di Gandalf, Viggo Mortensen con Aragorn, Orlando Bloom nel ruolo di Legolas e così anche molti altri.

Ebbene, in una nuova serie di immagini generate dall’intelligenza artificiale e condivise da @lotrology su Instagram, il cast del Signore degli Anelli viene rivisitato adattandolo agli anni ’80. In questo carosello troverete una serie di grandi nomi che ricoprono ruoli ormai iconici, tra cui Sean Connery nei panni di Gandalf, un ruolo che gli è stato effettivamente offerto nella vita reale, ma che l’attore ha rifiutato. Ecco le foto imperdibili:

I casting del Signore degli Anelli degli anni ’80 avrebbero funzionato? (o sarebbero stati tutti troppo famosi?)

La trilogia de Il Signore degli Anelli si ama, così come il suo cast. Nessuno degli attori era veramente considerato una grande star del cinema (anche se molti avevano filmografie impressionanti) prima di unirsi al franchise: questa è una delle differenze chiave con l’idea di un LOTR anni ’80. Ford e Connery, ad esempio, erano già famosi negli anni ’80, grazie a personaggi del calibro di Indiana Jones e James Bond. Anche Michael J. Fox era noto grazie a Ritorno al futuro, uscito nel 1985.

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Si potrebbe perfino sostenere che uno dei tanti motivi per cui il cast del Signore degli Anelli si è poi rivelato così efficace è che gli attori avevano pochi o pochissimi ruoli alle spalle. La maggior parte di loro, infatti, non aveva interpretato personaggi per i quali erano diventati icone di Hollywood e questo alla fine li ha aiutati a incarnare appieno le vicende ambientate nella Terra di Mezzo. Nonostante ciò, sarebbe stato divertente vedere la saga con protagonisti grandi star del cinema come Ford e Connery. A proposito, la trilogia del Signore degli Anelli è attualmente disponibile in streaming su Prime Video, se volete farvi un bel rewatch.

Anche attori come Val Kilmer e Peter Cushing hanno evidentemente molto talento, con il primo diventato famoso dopo Top Gun del 1986 e il secondo che interpretò un cattivo particolarmente malvagio in Star Wars: Una nuova speranza del 1977. La Streep è ampiamente considerata una delle migliori attrici di tutti i tempi e la sua interpretazione di Galadriel sarebbe potuta essere memorabile. Anche se è interessante immaginare una versione de Il Signore degli Anelli negli anni ’80, l’idea di Peter Jackson di realizzarlo nei primi anni 2000 si è rivelata vincente. Ecco il motivo.

Perché Il Signore degli Anelli di Peter Jackson è arrivato nel momento perfetto

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Una scena de Il Signore degli Anelli, Il ritorno del Re

Prima che Jackson tentasse di adattare l’opera di Tolkien, l’unico adattamento importante della saga risaliva al 1978: era un film d’animazione del regista Ralph Bakshi. Jackson fu il primo a realizzare una trasposizione cinematografica dei libri in live-action. Anche se vedere attori come Ford e Connery nei panni dei personaggi di Tolkien sarebbe stato emozionante, alla fine è andata meglio così, anche solo da un punto di vista tecnologico.

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La trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson regge ancora oggi straordinariamente bene visivamente, con una miscela di effetti pratici e digitali che all’epoca non aveva rivali. Fa un uso eccezionale di miniature ed effetti di trucco, ma fa anche molto affidamento sugli effetti visivi per realizzare le sequenze più dinamiche, tra cui il combattimento contro il troll delle caverne, la battaglia di Gandalf con il Balrog, la richiesta di aiuto di Aragorn all’Esercito dei Morti. E certamente gran parte della battaglia dei campi del Pelennor.

Insomma, se Il Signore degli Anelli fosse stato girato negli anni ’80 avrebbe potuto avere non poche difficoltà a rendere al meglio sequenze di questo tipo. Lo stop-motion, ad esempio, avrebbe potuto funzionare per realizzare creature come il troll di caverna e il Balrog, ma l’uso degli effetti speciali da parte di Jackson in questi due casi si è rivelato molto più efficace dal punto di vista estetico. D’altra parte, lo stesso Jackson ha fatto un uso davvero spropositato di VFX e CGI per la successiva trilogia de Lo Hobbit, il che significa che Il Signore degli Anelli è arrivato davvero al momento perfetto in termini di tecnologia cinematografica.

E voi che ne pensate?

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