La piattaforma Noplagio si propone di lanciare un tool in grado di capire quanta parte di un testo è stata scritta con ChatGPT
Il problema di ChatGPT è diffuso specialmente nelle scuole e nelle università, dove gli studenti utilizzano la celebre I.A. per elaborare testi e per fare i compiti, sottraendosi così al processo di apprendimento e rendendo nulle le proprie eventuali capacità di elaborazione del testo. Un problema che potrebbe però essere vicino alla soluzione.
Infatti Noplagio, una piattaforma nota per la lotta ai plagi e alla falsificazione, ha annunciato di voler lanciare un tool apposito (digitale chiaramente) che possa analizzare un testo scritto e identificare quanta parte dello stesso (se non tutto) sia stata elaborata da ChatGPT e non da mente umana.
Chorst Klaus, co-fondatore della start-up, afferma: “Nell’era della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, riconoscere il testo generato algoritmicamente è una competenza sempre più importante per chiunque cerchi di diventare un consumatore informato di contenuti. Inoltre, è una sfida estremamente rilevante nelle istituzioni educative, quando sempre più studenti scelgono l’aiuto sleale degli strumenti IA per creare elaborati scritti”.
Sembra che il nuovo tool possa raggiungere un’accuratezza del 99,7%, portandoci insomma al punto da poter identificare quasi senza ombra di dubbio quando un testo sarà scritto da ChatGPT e quando da una persona. Lo strumento si promette di combattere anche disinformazione e proliferazione di fake news.
Fonte: Wired
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