Meta vuole mettere un’etichetta su tutte le immagini generate dalle I.A.

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Aitana Lopez, una influencer virtuale generata da una I.A.
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Meta erge una barriera contro i contenuti generati dalle I.A.. Obiettivo: “Impedire che la gente venga ingannata”

La nuova battaglia di Meta è questa: individuare ed “etichettare” tutte le immagini generate da I.A. su Facebook, Instagram e Threads nel tentativo di esporre “Persone ed organizzazioni che vogliono attivamente ingannare la gente”. Nick Clegg, president of global affairs del gruppo di Mark Zuckerberg, si è così espresso al riguardo.

“Mentre la differenza tra contenuto umano e sintetico si fa [sempre più] sfocata, la gente vuole sapere dove stanno i confini. Le persone spesso si imbattono in contenuto generato da I.A. per la prima volta e i nostri utenti ci hanno detto che apprezzano la trasparenza sulla nuova tecnologia. Per cui è importante che aiutiamo le persone quando i contenuti fotorealistici che vedono sono stati creati usando una I.A.“.

Il problema è rampante dato che le I.A. sono sempre più potenti e sempre più user-friendly, sicché anche chi non dispone di particolari skills informatiche può generare immagini fasulle con motori creativi appositi. Il dilemma è sempre quello: ciò che vedo è vero o falso? La questione si fa sempre più fondamentale.

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Secondo Clegg la feature, ossia la richiesta di applicare etichette alle immagini create da I.A. identificandole come tali, sarà implementata sulle piattaforme del gruppo nei prossimi mesi anche al fine di evitare e bloccare deep fake, specie quelli gravemente lesivi delle immagini di privati. Un cambiamento che, probabilmente, finirà con l’interessare l’intera rete.

Fonte: The Guardian

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