Correva lāanno 1981, e Massimo Troisi, scelto dai vertici Rai come ospite di una delle puntate di Sanremo, annunciava a poche ore dal suo ingresso sul palco la volontĆ di rinunciare al suo monologo. Il motivo? A detta delle fonti dellāepoca, la Rai era venuta meno a degli accordi stabiliti in precedenza tra le parti, in merito al monologo che lāattore avrebbe tenuto sul palco durante la sua performance.
Troisi avrebbe voluto trattare di religione, politica e, soprattutto, del terremoto dellāIrpinia, avvenuto il 23 novembre del 1980 e che portĆ² a quasi tremila vittime. La Rai inizialmente sembrava aver dato carta bianca a Troisi, per poi fare marcia indietro e ritrattare i termini dellāaccordo, vietando, e quindi censurando, il monologo dellāattore sui temi sopracitati. La Rai non era di certo nuova a questo tipo di decisioni ferree, in particolare in materia religiosa e morale.
Troisi, dal canto suo, prese la decisione di annullare la sua comparsata, concedendo solo una breve intervista dalla camera del suo albergo nella cittĆ ligure. Pensare che, pochissimo tempo dopo, venne proiettato in un cinema di Messina (unico allāepoca che acquistĆ² la pellicola), il film āRicomincio da treā, che ha consacrato il talento smisurato di Troisi, restando in proiezione per 43 settimane in Italia, dato lāenorme successo di pubblico ottenuto.