Shining: la spiegazione del finale e le differenze col libro
Perché c'è Jack nella foto finale del film di Kubrick? È solo uno dei tanti misteri che riguardano Shining: ecco i significati nascosti e le differenze con il libro di Stephen King.
Shining di Stanley Kubrick è considerato da molti come uno dei più grandi film mai realizzati, e ancora oggi continua a essere oggetto di dibattito, soprattutto quando si tratta del suo finale. Una delle domande più frequenti è perché Jack si trova nella famigerata foto degli ospiti all’Overlook Hotel. In questo articolo cercheremo di fare il punto su questo e sui tanti misteri che riguardano il film.
Basato sull’omonimo libro di Stephen King, Shining segue la storia di Jack Torrance (interpretato da Jack Nicholson), un aspirante scrittore e alcolizzato in via di guarigione che accetta un lavoro come custode invernale dell’Overlook Hotel. Jack porta con sé sua moglie Wendy (Shelley Duvall), e il loro figlio, Danny (Danny Lloyd), ignari degli oscuri segreti che circondano l’albergo. Risvegliato dalle capacità psichiche di Danny, l’hotel libera alcune pericolose forze soprannaturali che minano la sanità mentale di Jack e la sicurezza della sua famiglia.
Il film è molto diverso dal romanzo, al punto che Stephen King disse più volte di odiare la trasposizione di Kubrick. Ci sta: Kubrick si prese la libertà di cambiare ciò che voleva ed esercitò pienamente quella libertà. Anche se all’epoca King non si oppose, non si aspettava che Kubrick arrivasse al punto di cambiare l’essenza del libro e aggiungere elementi al finale che non erano presenti nel romanzo. Il libro e il film di Shining sono entità molto diverse e i dettagli spiegati – o almeno più facili da interpretare – nel romanzo non lo sono altrettanto nel film. Tranquilli, ci pensiamo noi.
Perché c’è Jack Torrance nella foto alla fine di Shining
Forse la parte più difficile da spiegare del finale di Shining è l’inquadratura finale: una fotografia del 1921 che mostra Jack con altri ospiti nella sala da ballo dell’hotel. Questa scena è stata interpretata in molti modi e una delle spiegazioni più popolari è che rappresenti l’hotel che “assorbe” letteralmente l’anima di Jack. Anche se avrebbe perfettamente senso, lo stesso Kubrick disse che la foto in realtà suggerisce che Jack fosse la reincarnazione di un precedente funzionario dell’hotel stesso.
D’altronde a un certo punto Jack conversa con il maggiordomo, che gli rivela che è “sempre stato il custode”. Questa chiave di lettura si adatta anche al ruolo di entrambi i personaggi di Grady menzionati nel film: il custode del passato e il fantasma. Il fantasma è Delbert Grady e l’ex custode era Charles Grady. Jack dice di aver visto Delbert sul giornale e quindi è plausibile che possa essere proprio la reincarnazione di Charles Grady.
Come fanno Wendy e Danny a fuggire dall’Overlook?
Dopo essere stato liberato dalla dispensa della cucina dal fantasma di Grady, Jack (la cui sanità mentale era già stata intaccata) insegue Wendy e Danny con un’ascia in mano. Moglie e figlio si chiudono in bagno e Wendy fa scappare Danny dalla finestra. Incapace di passare attraverso quella via di fuga, Wendy rimane intrappolata quando Jack arriva e sfonda la porta con l’ascia, nella famosa sequenza che è diventata anche un meme. Wendy si difende con un coltello e ferisce Jack al braccio, costringendolo a ritirarsi. Il cuoco dell’Overlook, Dick Hallorann, in contatto telepatico con Danny, arriva per aiutare Wendy e Danny, ma viene ucciso da Jack fra i corridoi dell’albergo.
Jack insegue Danny, che si imbatte nel labirinto di siepi, tutto questo durante una tempesta di neve. Nel frattempo, Wendy corre per l’hotel alla ricerca di suo figlio. Nel labirinto Danny riesce a scappare depistando il padre. Wendy e Danny si riuniscono, lasciano l’hotel a bordo di un gatto delle nevi e Jack muore congelato. Quello che succede a Wendy e Danny dopo non ci viene detto (almeno nel film), anche se una scena cancellata li vede in un ospedale, mentre si stanno riprendendo sia fisicamente che mentalmente da tutto ciò che hanno passato all’Overlook.
Le differenze con il finale del libro di Stephen King
Come accennato, il film si conclude con Wendy e Danny che scappano durante una tempesta di neve grazie all’arrivo del gatto delle nevi di Hallorann. Jack viene lasciato nella neve e muore congelato. Il romanzo di King, però, ha un finale molto diverso, che ha posto le basi anche per il sequel Doctor Sleep. Nel romanzo, Jack riesce a combattere contro il male che riecheggia nell’hotel abbastanza a lungo da riuscire a dire a Danny di scappare per salvarsi la vita. A differenza del film, Hallorann nel libro non muore e alla fine aiuta perfino Wendy e Danny a fuggire. L’hotel fa un ultimo tentativo di possedere Hallorann, ma quest’ultimo riesce a evitarlo con successo. Quanto a Jack, muore, ma non sotto la neve: la caldaia che Jack avrebbe dovuto sempre regolare, esplode e uccide Jack incendiando anche l’albergo.
Il romanzo si conclude con Danny e Wendy che trascorrono l’estate in un resort nel Maine, dove Hallorann lavora come capo chef. I tre rimangono insieme e Hallorann conforta Danny per la perdita di suo padre e gli insegna a pescare. È interessante notare che nella miniserie Shining del 1997, scritta dallo stesso King, c’è un breve epilogo in cui un Danny appena laureato riceve la visita del fantasma di Jack, raggiante di orgoglio, suggerendo che lo spirito di Jack fosse stato liberato quando l’Overlook è esploso.
Redrum e il sangue nell’ascensore, spiegati
In Shining, Danny e Hallorann sono i due personaggi dotati della “luccicanza”, lo shine appunto, che permette loro di comunicare anche a chilometri di distanza. La dote di Danny raggiunge il suo apice proprio all’Overlook Hotel, dove fa i conti con la malvagità dell’albergo. Danny aveva già avuto visioni dell’hotel subito dopo che Jack aveva ottenuto il lavoro e durante la sua permanenza ha un’esperienza traumatica quando viene trascinato nella stanza “proibita” 237.
Quando le forze dell’hotel si impossessano di Jack, Danny inizia a ripetere e a disegnare la parola “REDRUM”, che Wendy poi vede invertita nello specchio (Murder, omicidio). Danny è stato avvertito dai gemelli Grady che stava per accadere qualcosa di terribile, e “REDRUM” è stato l’avvertimento trasmesso a Wendy attraverso Danny.
Una delle scene più memorabili di Shining è il sangue che sgorga dall’ascensore. Come dicevamo, Kubrick ha lasciato molta libertà di interpretazione allo spettatore. La prima volta la vediamo come una visione di Danny e poi si materializza appieno verso la fine del film, quando Wendy cerca il figlio tra i corridoi interminabili dell’albergo. Poiché l’Overlook Hotel del film è stato costruito su un “cimitero indiano”, il sangue che fuoriesce dall’ascensore può essere interpretato come quello degli indigeni sepolti lì. Altri credono che si tratti del sangue di tutte le vite consumate dalle forze dell’hotel, e questa potrebbe essere un’altra ottima spiegazione di questa iconica scena.
Il vero significato di Shining
Kubrick potrebbe non essere stato del tutto fedele al materiale originale durante l’adattamento del libro di King, ma è riuscito comunque a realizzare un film pieno di metafore e simbolismi. Naturalmente, ce ne sono alcuni più coerenti di altri, ma il film può essere letto come una gigantesca riflessione sulla violenza e gli abusi e su come questi siano spesso ciclici nel tempo. Jack aveva alle spalle un passato da alcolista e dovette far fronte a scatti di rabbia e violenza, anche nei confronti di suo figlio. Quando Wendy trova Danny nella stanza 237, ad esempio, vede il figlio ferito e sotto shock. Wendy incolpa immediatamente Jack per questo, poiché aveva già ferito il figlio al braccio in precedenza.
Jack è un alcolizzato in via di guarigione e ha delle ricadute durante la sua permanenza all’Overlook. Anche lo stesso Hotel ha una storia di violenza che ritorna ciclicamente: è stato costruito su un cimitero di nativi americani e la sua esistenza è una testimonianza della violenza della colonizzazione. Charles Grady ha ucciso la sua famiglia con un’ascia e Jack era sulla buona strada per fare lo stesso. La parte che riguarda l’abuso è sia fisica che psicologica: sia Wendy che Danny hanno paura di Jack, anche prima che l’influenza dell’hotel prenda il controllo su di lui, eppure restano con lui.
Una teoria popolare sul simbolismo di Shining sostiene che il film affronti anche gli abusi sessuali. Sì, parliamo della scena con l’uomo in costume da cane e quello in smoking: il cane rappresenterebbe il giovane Danny Torrance (che all’inizio del film ha un peluche), quello in smoking Jack. Alcuni credono che Tony, l’amico immaginario di Danny, sia il modo in cui Danny affronta il trauma degli abusi sessuali subiti da suo padre.