A cura di Davide Cucchi
È strano pensare che “The Office US” sia terminato nel 2013, proprio l’anno in cui è scomparso James Gandolfini, protagonista della serie cult “I Soprano”. Eppure, questo fatale destino poteva incrociarsi ben prima: James Gandolfini era infatti entrato in trattative per impersonare Michael Scott, il protagonista di “The Office”, e solo l’intervento tempestivo della HBO interruppe tutto. L’abbandono improvviso di Steve Carell nei panni del capo dell’ufficio ha infatti rischiato di compromettere il futuro della serie. Per la NBC non fu certo facile sostituire un attore come Steve Carell, e lo dimostra lo scarso successo riscontrato nelle stagioni successive.
Fu proprio James Gandolfini, per la NBC, il volto perfetto per interpretare il “nuovo” Michael Scott: l’attore statunitense era infatti all’epoca uno dei volti più amati della televisione, grazie alla sua incredibile performance nei panni di Tony Soprano. La trattativa era quasi in dirittura d’arrivo se non fosse stato per la HBO, una “rivale” della NBC, che pagò direttamente l’attore per non essere coinvolto in “The Office”.
A rivelarlo è stato un ex protagonista dei “Soprano”, l’attore Michael Imperioli che, in un’intervista con Ricky Gervais nel podcast “Talking Sopranos” del 2021, ha dichiarato:
Prima di James Spader e dopo Carell, hanno offerto a Jim – voglio dire 4 milioni di dollari – per interpretarlo, e la HBO gli ha pagato 3 milioni di dollari per non farlo. Questo è un fatto. Jim lo avrebbe fatto perché non ci aveva lavorato ed erano passati diversi anni dalla fine dello show.
A confermare la tesi di Imperioli è l’accordo che la HBO, nel 2006, ha stretto con James Gandolfini per creare ulteriori progetti legati al mondo dei “Soprano”.
Ce l’avreste visto?
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