Ichi the Killer: uno dei riferimenti di Quentin Tarantino per Kill Bill

Ichi
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Non è un mistero che Quentin Tarantino ancor prima di divenire un regista iconico sia stato un vorace cinefilo. Ogni suo film è disseminato di tributi e citazioni cinematografici e Kill Bill non fa eccezione. Una di queste è l’horror cult di Takashi Miike: Ichi the Killer.

Il film sul tema della revenge attinge dagli spaghetti western, all’horror di stampo occidentali per finire a storie appartenenti alla cultura giapponese, come per esempio: La trilogia del dollaro di Sergio Leone (Per un pugno di dollari; Per qualche dollaro in più; Il buono, il brutto e il cattivo), Sentieri Selvaggi di John Ford, Tenebre e Profondo Rosso di Dario Argento, Lady Snowblood di Meiko Kaji, Cinque dita di violenza di Chang-Hwa Jeong, Samurai Fiction di Hiroyuki Nakano. Questi sono solo alcuni dei titoli più eloquenti dai quali è possibile scovare delle similitudini a vari livelli, dalle inquadrature ai temi, e così via.

In questa sede ci occuperemo di trattare un film di riferimento che forse non conoscevi: Ichi the Killer (2001) di Takashi Miike. Ispirato dall’omonimo manga il film non si discosta troppo dalla trama da cui è tratto. Il protagonista è Ichi, un ragazzo all’apparenza timido e impacciato, ma in possesso di una grande forza che all’occorrenza gli permette di punire malfattori e delinquenti. Quando è in azione indossa un’armatura con un enorme numero 1 in rilievo sul dorso (Ichi in giapponese significa appunto 1). Ciò che rende particolarmente bizzarro questo eroe è la sua tendenza “involontaria” ad eccitarsi ogni volta che infligge dolore agli altri, infatti sui vari luoghi dei delitti si trova sempre dello sperma, il suo.

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La grande differenza tra manga e film è lo status quo di Ichi, in quanto nel primo il ragazzo agisce insieme ad un gruppo di malviventi per guadagnarsi da vivere; nel film invece è soggiogato a Jiji. Jiji conosce Ichi fin da piccolo e lo manipola grazie a delle tecniche di ipnosi, così da fargli compiere i delitti in base ai propri interessi. Da qui nascono i traumi freudiani di Ichi e le sue erezioni dinnanzi alla sofferenza. Un altro personaggio che si eccita consapevolmente grazie al dolore impartito o subito è Kakihara, nonché il “Joker giapponese” (evidente la similitudine dei tagli ai lati della bocca con il villain dei fumetti). Kakihara è il braccio destro di un boss della yakuza, al quale Ichi ha ucciso il capo.

Il film ruota attorno agli scompigli generati dagli omicidi di Ichi all’interno della yakuza e ai tentativi dei malviventi di risalire al colpevole. Kakihara non è solo l’antagonista di Ichi, ma gli è anche speculare. Ichi non sembra provare gusto nell’uccidere, infatti dopo ogni combattimento scoppia in lacrime. Kakihara invece è sadico e crudele, fa del dolore una filosofia di vita e gode nel vedere qualcuno soffrire, anche quando quel qualcuno è lui stesso.

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I collegamenti fra Ichi e Kill Bill sono molteplici. Innanzitutto i numerosi combattimenti uno contro tutti. Dall’armatura di Ichi, all’altezza del tallone, fuoriesce una lama con la quale affetta i propri nemici, proprio come la spada di Beatrix Kiddo. Ne consegue il bagno di sangue. In Ichi tale gusto splatter viene ulteriormente amplificato rispetto al film tarantiniano. Questo aspetto però, portato all’estremo, fa cadere in alcune scene Ichi the Killer nella parodia e nel grottesco (da precisare che l’effetto risulta eccessivo anche a causa degli effetti speciali tipici del b-movie).

Rimanendo in tema ricordiamo l’episodio in cui Beatrix taglia verticalmente in due un Crazy 88 con un unico colpo di spada. Questa stessa sorte era toccata anche al protettore della prostituta spiata da Ichi. Ma ancora, quando la sposa ferisce un Crazy 88 gli provoca due tagli ai lati della bocca come quelli di Kakihara. Infine vi è la ripresa di un’inquadratura nervina all’interno del corpo umano. In definitiva: se sei in cerca di un action morboso, con tematiche turbolente come il dolore, il sadismo, lo stupro, i traumi infantili con una resa tipica della cultura nipponica e lontane dai canoni occidentali allora Ichi the Killer fa al caso tuo. Il tuo stomaco sarà in grado di reggere?

A cura di Stefano Guastella

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