Gino Paoli, arrivato alla veneranda età di 89 anni, è sicuramente uno dei pilastri della musica italiana ed è anche noto per avere decisamente pochi peli sulla lingua. Ospite del podcast Tintoria, con Daniele Tinti e Stefano Rapone, il grande cantante ha dato la sua opinione sul Festival di Sanremo, che inizierà stasera.
No, non guardo Sanremo. Una volta le case discografiche mandavano la canzone migliore che avevano, arrivavano le migliori canzoni. Era il Festival della canzone, non era neanche importante chi la cantasse. Poi le case discografiche si sono accorte del potere rituale che Sanremo ha per l’Italia e adesso fanno il prodotto finito e lo mandano a Sanremo. Da lì la televisione si accorge che lo spettacolo di Sanremo funziona, arriva non solo in Italia ma anche fuori, e allora si appropria di Sanremo e lo fa diventare lo squallido spettacolo che è adesso. Nani e ballerine, c’è un po’ di tutto. Lì contano gli scandali per far parlare