Quando Brian Clough se la prese con la Juventus

Clough
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Tanti auguri a Michael Sheen, attore britannico celebre per il ruolo da protagonista nel film Il maledetto United, film del 2009 diretto da Tom Hooper, che narra la storia di uno dei più grandi allenatori della storia del calcio inglese e internazionale: Brian Clough.

Ex-attaccante di Middlesbrough e Sunderland, da allenatore Brian Clough è considerato uno di quelli che maggiormente ha segnato la storia di quella che allora non si chiamava ancora Premier League, portando alla ribalta squadre che prima del suo arrivo non erano state sotto le luci della ribalta, fino alla vittoria del titolo nazionale, che fino a poco prima militavano in seconda divisione: Derby County e Nottingham Forest.

Michael Sheen ci regala il ritratto di un personaggio che è un sognatore, innamorato del gioco del calcio e con un’ambizione smisurata, ma che lo porterà a bruciarsi nel suo unico fallimento da tecnico: il maledetto Leeds United, appunto, fino a poco prima allenato da colui che, nella biografia dal titolo omonimo di David Peace, viene definito come il suo acerrimo rivale, cioè Don Revie.

Il film, in un alternarsi di flashback e ritorni al presente nel 1974, mostra la crescita professionale, ma anche dell’ego, di Brian Clough sotto la costante presenza di Don Revie, che è sua fonte di ispirazione prima (iconica la scena nella quale Clough attende Revie nel suo ufficio con bicchieri di cristallo e bottiglia delle grandi occasioni, senza che il secondo non pervenga mai all’appuntamento) e nemesi poi, cosa che lo porterà al fallimento, cioè l’esonero, proprio quando aveva preso il posto di Revie alla guida del Leeds.

Un ritratto che, comunque, si sposa solo in parte con i lati del carattere che maggiormente emergevano e di cui si discuteva all’epoca. Brian Clough, venuto a mancare nel 2004, è ricordato sia per le sue imprese sportive, come abbiamo detto, ma anche per l’essere un personaggio definito anche burbero, arrogante e, molto spesso, polemico.

La storia di Clough si è intrecciata anche con le squadre italiane, in particolare con la Juventus dopo una semifinale di Coppa Campioni (non si chiamava ancora Champions League), persa proprio in favore dei bianconeri. Rifiutandosi di andare in conferenza stampa, con turpiloquio annesso, Clough si lasciò andare ad accuse su un arbitraggio a senso unico verso la compagine italiana, mettendo anche in dubbio il coraggio dei soldati italiani durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ad ogni modo, l’amore provato per questo incredibile personaggio dalla sua gente lo dimostrano i numeri e, soprattutto, la statua posta nella vecchia Piazza del Mercato di Nottingham, con le braccia alzate in segno di vittoria, da vincente qual era.

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A cura di Andrea Angelozzi