The Iron Claw, la Recensione del film con Zac Efron

La recensione di The Iron Claw - The Warrior, il film diretto da Sean Durkin con Zac Efron e Jeremy Allen White protagonisti assoluti. In sala dal primo febbraio.

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Erano bastate poche immagini, con un muscolo Zac Efron protagonista, a suscitare un’alta curiosità intorno a questo The Iron Claw – The Warrior. Anche al netto del fattore A24, ormai una certezza quando si tratta di produzioni (e distribuzioni) di altissima qualità.

A coadiuvare il belloccio dell’High School Musical che fu, troviamo anche Jeremy Allen White, sotto le luci della ribalta per l’acclamata serie The Bear (così come per la recente campagna di intimo maschile firmata Calvin Klein), sotto l’attenta regia di Sean Durkin, già autore di un film passato fin troppo sotto traccia come La Fuga di Martha, che dirige un film tratto da una tristissima storia vera che coinvolge il mondo del wrestling.

The Iron Claw – The Warrior, la Trama

La maledizione dei Von Erich, una leggenda metropolitana che ha sconvolto a più riprese il mondo del wrestling ed i suoi fan. Una famiglia devota alla lotta che ha incontrato più volte la malasorte nel loro cammino verso la cintura più ambita da ogni lottatore. Quattro figli costretti loro malgrado a diventare ciò che Fritz Von Erich non è mai stato.

The Iron Claw – The Warrior, la Recensione

Prima di addentrarci nel film, è necessario fare un appunto sulla questione spoiler nei biopic. Trovandoci infatti di fronte ad un film biografico, potrebbe essere quasi paradossale parlare di spoiler. D’altra parte però, non tutti conoscono la storia né i tristi fatti che hanno attanagliato i Von Erich nella morsa della sfortuna. O di una maledizione, come ci racconta Zac Efron, nei panni di Kevin Von Erich, all’inizio del film. Ad ogni modo, dribbliamo la questione evitando di menzionare apertamente quanto accaduto nella realtà. Qualora vogliate saperne di più, qui trovate la storia vera dietro al The Iron Claw – The Warrior.

C’è un dialogo, sul finire del film, che vede protagonista Kevin Von Erich, e che racchiude in sé tutto il senso del film. Un primo piano dove il nostro protagonista si lascia andare ad un pianto liberatorio mentre guarda i suoi figli giocare in giardino. Ed è qui che i suoi due piccoli pargoli, si accorgono che qualcosa non va, e fanno quello che ogni bambino farebbe. Chiede il perché.

Kevin però non dà una risposta. Anzi, si scusa, asserendo che un uomo, un padre, non dovrebbe mai piangere e ancor meno farsi vedere mentre piange. Ci vuole dunque l’ingenua innocenza dei bambini per far capire al loro padre che non sono le lacrime a definire un uomo. Una banalità, per molti aspetti, ma non per Kevin.

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Sean Durkin, giunto alla sua terza regia, prende spunto dalla realtà per raccontare un mondo, un modo di vivere che, sebbene possa anche apparire lontano rispetto ai giorni nostri, è in realtà quanto più vicino a noi. Nonostante il tempo passato tra gli eventi narrati e i giorni nostri The Iron Claw – The Warrior riesce a toccare il cuore dello spettatore con un dramma familiare che racchiude in sé un punto di vista tipico americano.

Non è infatti un caso che sia stata scelta questa storia, dove ogni singolo componente della famiglia Von Erich è stato costretto a subire drammi di ogni forma. Da incidenti a morti improvvise, tutto sotto il burbero sguardo giudicatore del padre-padrone Fritz, Jack all’anagrafe. Colui che incarna la massima “i miei figli sono liberi di scegliere quello che dico io“.

Già, perché l’intera famiglia è devota allo sport per costrizione, per un’imposizione dettata da un capriccio che di fatto soffoca ogni aspirazione della prole. Lo sport è l’unica cosa che conta, il resto no. Ed ecco che quindi i figli diventano proiezione di quello che il padre non è mai riuscito ad essere, il campione dei pesi massimi. Quella cintura dorata diventa quindi un feticcio da raggiungere ad ogni costo, per Jack. Anche a costo della felicità altrui.

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The Iron Claw – The Warrior porta quindi sul grande schermo una storia morbosa a stelle e strisce, viaggiando su due registri quasi opposti. I corpi dei protagonisti, lucidi e definiti da allenamenti estenuanti e dalle tinte quasi grottesche, che ospitano anime la cui sensibilità viene soffocata dai muscoli. Si sorride parecchio per tutta la prima parte, coerentemente con l’ilarità che gli incontri  di wrestling hanno sempre restituito.

Accade poi che il dramma inizia a prendere forma, un poco per volta, al punto che le botte (finte) del ring vengono sostituite da sguardi di disapprovazione e delusione immotivata. Perché non puoi deludere tuo padre, mai. Neanche se ti obbliga a fare qualcosa che non vuoi fare. Ecco quindi che la goffaggine iniziale di Kevin, che non riesce ad approcciare una ragazza, cambia forma, mutando in una depressione nascosta e latente, soffocata dalla cieca volontà di rendere fiero suo padre.

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Sean Durkin osserva da vicino, alla ricerca disperata di un’emozione che Zac Efron reprime scena dopo scena, anche quando il dramma inizia a prendere forma e a prevalere su tutta la prima parte. Con la “caduta” da podio familiare di Kevin infatti, The Iron Claw – The Warrior inizia ad assumere i contorni di un dramma a tratti shakespeariano, a tratti sofocleo, condito da una storia classica americana dove però il sacrificio non viene ripagato, in barba ad ogni narrazione.

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Un film sportivo dunque, a tratti, che si decostruisce, mostrando una parte di sé mai considerata. Non è infatti accettabile raccontare storie, soprattutto di sport, dove il sacrificio non è mai ben ripagato dal successo e dalla fama. I Von Erich riescono anche ad ottenere tutto ciò, ma il prezzo da pagare è altissimo. Un prezzo il cui scotto è un tragico epilogo che tocca (o al meglio sfiora) chiunque porti quel cognome.

In molti potrebbero superficialmente tacciare The Iron Claw – The Warrior di essere un buon film ma privo di empatia. Ma la forza di questo film è proprio qui, anche grazie al cast che segue la linea tracciata da Durkin. Le lacrime finali, unico momento in cui la rabbia e la tristezza prendono forma su un volto costretto all’apatia, al mantenimento di quei ruoli imposti dalla società che pretende il tuo successo ad ogni costo.

Non c’è spazio per l’emozione. L’emozione tradisce, l’emozione non ti rende uomo. E solo alla fine, si riuscirà a capire che la maledizione dei Von Erich di fatto non è mai esistita, se non nella misura in cui Fritz Von Erick ha portato allo sbaraglio quattro persone (anzi cinque), per un mero capriccio personale. Preparate i fazzoletti perché con The Iron Claw – The Warrior si verseranno molte lacrime.

Cast

  • Kevin Von Erich: Zac Efron
  • Kerry Von Erich: Jeremy Allen White
  • David Von Erich: Harris Dickinson
  • Fritz Von Erich: Holt McCallany
  • Pam Adkisson: Lily Allen

Trailer

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